Con il nuovo singolo Ritardo, Izaya apre il suo cantautorato a influenze di sound design e pop elettronico, in una morsa che lo immobilizza di fronte alla velocità del mondo di oggi.
La trappola del sentirsi in ritardo è una gogna per molti. Partendo dalla più tenera età della scuola fino ad arrivare al momento del lavoro, la competitività è sempre più pressante, portando la gente a familiarizzare con un senso di distacco rispetto a ciò che ci circonda. Dove gli altri sentono la necessità di correre, Izaya resta essere in ritardo ma non correre lo stesso / ho sempre aspettato quindi ad aspettare resto”.
La riflessione dell’artista, inoltre, viene impressa in un video animato di Matteo Pigoli e nella light novel di Marta Compiani, entrambi contenuti in uscita lo stesso giorno della release del brano. L’illustratore gioca sul contrasto tra staticità e movimento: il protagonista non rimane immobile ma, senza badare alla velocità del mondo attorno, avanza camminando sovrapponendosi ai propri pensieri proiettati sullo sfondo. Gli stessi tratti si ritrovano nella light novel che narra di un naufragio alla Robinson Crusoe, metafora di come Izaya fa esperienza del isola deserta, chiede al cosmo di aspettarlo.
L’arrangiamento concede gentilmente il primo piano alla voce di Izaya, assestandosi un passo indietro e sospingendo il brano come un maestrale. L’impronta vocale viene ritoccata con un leggero auto-tune nel ritornello, lasciando emergere un intelligente lavoro di sound design a partire dalla seconda strofa. Un abbozzo di marcia di basso e batteria accolgono il contributo di una tromba che fa da collante tra prima e seconda parte del brano.