Paolo Spaccamonti & Daniele Brusaschetto - Burnout (august sessions) (tape)  coverUscirà di domenica, tra due giorni, Burnout (august sessions), lavoro comune di Paolo Spaccamonti e Daniele Brusaschetto, due veterani dell’underground italiano che hanno celebrato il loro incontro con nove tracce dall’anima oscura e sospesa.

L’album vede la luce circa tre anni dopo la sua realizzazione, ma il Burnout strumentale di Spaccamonti e Brusaschetto non sembra soggetto a mode di nessun tipo.

Il disco si apre con Take 1, che articola un pulsare industrial a fare da contrappunto a evoluzioni chitarristiche di una certa dolcezza. Ci si cimenta con un’atmosfera più oscura in Spacchetto, dominata da una sorta di basso continuo.

Cliff raggiunge nuove inquietudini, inseguendo un pulsare ripetuto, mentre la veloce Agosto fa registrare una sorta di esplosione e di uscita all’aperto, in cui il suono della chitarra sembra trionfare, anche se piano piano risulta sommerso da rumori che lo rimontano.

Spasmi è il centro di una terzina di brani sotto i due minuti, e rappresenta una sorta di oasi di tranquillità, anche se non priva di complicazioni. Ci attende un pianoforte, sulla soglia di Ghost Piano, a cambiare l’atmosfera che abbiamo affrontato fin qui.

E’ da tanto che non balliamo (sorta di citazione mascherata da Fred Bongusto?) non è propriamente danzereccia, a meno di ballare intorno al fuoco una danza di guerra alla moda dei Sioux. Il suono è sostanzialmente industrial, con percussioni ripetute e balenii minacciosi all’orizzonte.

Dopo tanti droni, Motorcity porta al contrario un po’ di tranquillità acustico/elettrica, solo vagamente incrinata nel finale. Vangelis, l’ultima traccia, è il presumibile omaggio all’omonimo compositore di origine greca, nonché un breve excursus ambient in atmosfere eteree.

Gli umori variabili del disco sembrano figli di una progettazione particolarmente attenta, questione che in teoria non sarebbe compatibile con una “session” più o meno improvvisata.

In ogni caso il discorso è fluido, l’atmosfera variabile, le idee spesso brillanti e il risultato complessivo di assoluto interesse.

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