Si chiama Canzoni sbagliate il disco della band di pop acustico I Nemici, che fanno un pop che definiscono “leggero, leggiadro”. Ma non sempre.
Apprendere sventure sostiene, con tono piuttosto giocoso, che sapere di disgrazie altrui reca in tutti un certo piacere. Il brano introduce così un disco che cerca di svelare qualche piccola verità nascosta.
Un po’ di fisarmonica e qualche gioco di parole in Cruciverba sbagliati, che conferma la tendenza all’ironia leggera della band.
Stesse caratteristiche ma qualche giro in più nel motore di Giornata da buttare, mentre Lo specchio suona più morbida ed espone concetti a base di solitudine, fiabe e, ovviamente, superfici riflettenti.
Il calendario di Frutta di stagione è a base di suoni molto tenui, anche se in salita progressiva. 20 euro falsi si scopre più aggressiva, probabilmente sul l’impeto della storia vera del percorso di una banconota falsa.
Lo schiaffo dopo una lunga intro cinematografica torna su ritmi più morbidi, anche se si parla di schiaffi. Movimentata D’istanti d’istinti, con ritmi accelerati e non a caso sul tema della guida in automobile.
più allegra 9, in cui la fisarmonica, sempre presente, si erge di nuovo a protagonista. C’è invece il pianoforte tra i protagonisti di 10, più cupa e allusiva, su ritmi ovviamente di tango.
Collegno, località piemontese nota per il celebre “Smemorato”, parla di follia con i modi del cantautore melodico gentile. Delusioni introduce a toni più jazzati, con fiati e tutto l’armamentario giusto.
E dopo l’atmosfera frizzante di Casa tua c’è Fermi, altra ballad con qualche sorpresa. Chitarra acustica e pianoforte per la chiusura, affidata a Il mondo è finito davvero.
L’impronta cantautorale delle canzoni è piuttosto trasparente, l’atmosfera di gran parte dei brani è piacevole, forse andrebbe contenuta una certa bulimia (meglio dieci canzoni appuntite che quindici con qualche riempitivo). Ma il progetto è partito con il piede giusto.
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