Il vercellese Andrea Morsero è mente e braccio del progetto In.Visible e pubblica Have you ever been?, disco composto nell’arco del 2013 a Cipro, con forti dosi di elettropop.
La prima traccia del disco è un rock robusto intitolato Another place to be, non privo di gusto melodico ma dotato di una struttura solida e ben costruita.
Leather prosegue alla periferia del pop elettronico, con un andamento curvilineo e percussioni di medio ritmo. Invisible parte da note isolate e un po’ distorte di tastiera per far crescere un tessuto più articolato, con substrati di elettropop anni 80.
Lievemente più oscure le trame di Fingers, che mette in evidenza un drumming piuttosto robusto. The Magic gioca con i suoni di tastiera in modo più trasparente, conferendo al brano un’apparenza più fantascientifica, a parte la chitarra funky che arpeggia in sottofondo.
Le sonorità “spaziali” non spariscono del tutto e si protraggono in Stagen, strumentale che lascia spazio a The Deepest Darkest Side, brano di ritmo moderato accompagnato da sonorità quasi orientali.
Si viaggia di nuovo sulle tastiere per raggiungere Feel, che nuota in un oceano sonoro non lontano dai lidi dei Depeche Mode. Si torna a correre con Love Gun, titolo che rimanda a un antica hit dei Kiss (con cui, però, non ha nulla a che fare), ma anche uno dei pezzi più aggressivi dell’intero lavoro.
Velocità più rallentate con The Second Way, influenzata dalla new wave e da atmosfere dark. La chiusura è melodica: Under si diffonde a forma di ballata, rinunciando a gran parte delle sovrastrutture elettroniche adottate fin qui.
Il disco è moderatamente divertente e con qualche spunto di originalità, nel complesso ben eseguito e con una buona scrittura. Qualche slancio creativo in più non avrebbe guastato ma la sostanza del lavoro è buona e il giudizio nel complesso è positivo.