E’ appena uscito il nuovo ep di Dilis, L’alba negata: Pietro Di Lietro, l’ex cantante e chitarrista del gruppo La condizione danzante, pubblica questo lavoro da quattro tracce che arriva quattro anni dopo l’esordio discografico con “Nulla da capire”.

Insieme a Di Lietro ci sono Dario Patti al violino, Vincenzo Miele alla batteria e Roberto Cirillo (chitarra elettrica e synth). L’ep colpisce per una certa varietà di panorami sonori, pur in una complessiva omogeneità.

Si apre con la title track, incalzante e quasi feroce nella sua rabbia e disperazione. Buonissimo l’incedere e il ritmo, ma anche l’interpretazione di un dolore che appare autentico.

Più gentile e pensosa, ma non meno addolorata, Le nostre mani, che fa uso anche di violino prima che si verifichi una nuova accelerazione.  Anche Addio razionale cede alla malinconia, sottolineata dal violino ma anche da un ritmo di batteria piuttosto articolato.

A chiudere, la morbida Lontano da tutto, con qualche memoria da Nick Drake e molta chitarra acustica e voce sottile, prima che l’intervento della chitarra elettrica alzi il volume.

L’ep non sembra fotografare un periodo particolarmente allegro, in termini umorali, ma una situazione felice a livello compositivo di sicuro sì: le quattro canzoni che compongono “L’alba negata” sono ben costruite e ispirate.

Tra immagini molto efficaci nei testi e i colori diversi espressi dai vari pezzi del disco, si può considerare l’ep un passo importante verso un nuovo disco, ma anche un lavoro coerente e lucido che dà ottima prova di sé.

 

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