Il 22 Febbraio esce il debut album della band LaScimmia: l’album omonimo della band trevigiana nasce dalla collaborazione tra Sisma e Dischi Soviet Studio. La band entra a far parte del collettivo a inizio 2016 e si prepara a lanciare il disco in un release release party che avrà luogo al Cso Django il 27 Febbraio. Suoneranno insieme ai Giudah e TEPPA BROS ( https://www.facebook.com/events/1652260445037106/).
Il loro primo lavoro è stato concepito in sei mesi, ma prende definitivamente forma tra le mani di Giulio Ragno Favero (“Il Teatro Degli Orrori”) presso il “Lignum Studio” a Villa Del Conte (PD) in una sessione di 5 giorni. L’immediatezza della composizione è proprio la nota caratteristica del disco stesso.
Così è presentato nel comunicato stampa: “Tra i temi trattati si possono includere: la creazione di una propria coscienza personale con una chiave di lettura che prevede una libera interpretazione, esperienze personali tradotte in musica, a tratti tristi a tratti un po’ ironiche, che hanno fatto parte della vita dell’autore dei testi Gabriele Marino.
Altri temi trattati sono il mondo del lavoro, il mondo di internet e le sue sfaccettature tanto affascinanti quanto pericolose, l’uso di droghe, la disinformazione legata ad esso e una denuncia aperta alla violenza e all’insensatezza della visione politica Italiana che troppo spesso viene associata ad una sorta di tifo di una squadra di pallone del Bel Paese.
Il nome stesso, “Lascimmia” è una sorta di ode alla primordialità della musica e l’auspicio di un ritorno alle origini con un occhio di riguardo e di speranza per il futuro. Dopo l’ottimo risultato ottenuto dall’esperienza in studio, “LaScimmia” decide di affidarsi alla magistrale macchina da presa del videomaker Mauro Lovisetto, grafico e regista di video musicali di artisti quali “Il Teatro degli Orrori”, “Tiziano Ferro”, “Vasco Rossi” ecc.
Il primo singolo con video prescelto dalla band, è la traccia “Fiori nuovi”, brano dal sound rock carico con venature pop che trasmette la genuina natura compositiva della band. La copertina dell’album è un inquietante tripudio di scimmie e pesci antropomorfi partorita da Gabriele e perfezionata dalla mano di Emanuela Bello”.