L’Avvocato Dei Santi, oltre a essere una strana professione di cui vi invitiamo a informarvi nei meandri di internet, è anche il bellissimo nome del progetto solista di Mattia Mari (già in due formazioni piuttosto importanti come i Belladonna e i Giuda) che si impone come un nuovo genere di cantautore, tra rock classico (quello che ascoltavano i vostri genitori, per intenderci) e fine songwriting, tutto rigorosamente in italiano, forte e diretto.
Il suo primo singolo s’intitola L’Erba Voglio Non Esiste ed è uscito questo martedì 21 maggio. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui e abbiamo capito molte cose, tra cui che beve parecchio.
A Rumore che dice che suoni come se Led Zeppelin e Lucio Battisti, cosa diciamo?
E che posso dire… GRAZIE! Non è mica da tutti i giorni ricevere un complimento del genere! A livello di paragone credo sia la cosa più bella che mi si potesse dire.
Descrivi il tuo progetto con il nome di tre alcolici e ci spieghi la tua scelta?
Quando si tratta di bere è facile: Martini Rosso, Bitter Campari e uno a scelta tra prosecco, gin o mescal. Formano tre varianti del Negroni che è il mio cocktail preferito. Un cocktail che, come penso faccia la mia musica, rende luminose le mie notti e oscuri i miei giorni.
Quali sono le influenze musicali che hanno formato il tuo progetto? E non musicali?
Sono una vera spugna (sempre per rimanere in tema con la domanda precedente) per quanto riguarda quello che mi influenza musicalmente. Mi piacciono troppe cose diverse, senza avere nessun tipo di paraocchi. Quando mi si chiede che musica di piace, solitamente rispondo “la musica bella”. Ovviamente poi tutto quello che mi circonda, che mi succede, la quotidianità e forse soprattutto il rimuginare su certi episodi influenza tanto la mia scrittura. Sono uno che pensa fin troppo.
Presenta L’Avvocato Dei Santi a chi ti sta conoscendo per la prima volta con questa intervista?
Niente è meglio che ascoltare il mio primo singolo “L’ Erba Voglio Non Esiste” per presentarmi. Ascoltatelo adesso!!!
Signor Uffa