Amorrandagio è il nuovo album de Le Madri degli Orfani: tredici canzoni di impatto garage inscritte comunque nella tradizione autorale italiana. Alle incisioni ha partecipato, suonando le tastiere Hammond e Rhodes, Titta Colleoni, storico pianista di Lucio Dalla ed Edoardo Bennato, nonché collaboratore di Franco Battiato, PFM ed Area.
Le Madri degli Orfani traccia per traccia
Un minuto prima della fine apre il disco su ritmi alti, con sonorità rock e attitudini punk. Si rallenta di colpo invece con Libertà, appassionata e alla ricerca di intensità, sempre su sonorità rock. Nel mio mare è arrabbiata ma con ritmi tutto sommato ragionevoli, tra batteria rumorosa e armonica a bocca.
Con Lacrima si approda a toni da ballad, comunque sostenuta da un drumming robusto. Si riprende velocità con Il Futuro non esiste più, prima che Diario di un viaggio marocchino acquisti colori esotici. Maggio scegli spunti drammatici, sottolineati da sonorità particolarmente rumorose.
Giri di chitarra e un po’ di tristezza sono alla base di Piove, che poi si sviluppa su un arco più energico e rabbioso. I Gatti randagi sfrutta spunti narrativi e li svolge con modalità elettriche estese. Io e te è un brano d’impatto emozionale sorretto da un drumming molto robusto. Varietà si sviluppa con colori cupi e sensazioni oscure. Si prosegue con la ballad Coprifuoco a Natale, prima che Lucy chiuda il disco con l’ausilio del moog e modalità decisamente vintage.
Un po’ naïf ma anche molto genuini, Le Madri deglio Orfani pubblicano un disco con buone dosi di vivacità.