Nazario Di Liberto ha pubblicato di recente il proprio secondo disco, All Waste Town (qui la recensione) che offre elettronica in notevoli dosi. Ecco l’intervista.

Puoi raccontarmi la tua storia fin qui?

La mia storia è la storia di un semplice ragazzo che ha cominciato a fare musica con una chitarra circa 8 anni fa.

Ho sempre pensato di voler fare musica, così mi sono ritrovato con due album particolarmente sperimentali prima quest’ultimo, All Waste Town, che è stato meno pensato degli altri due ed anche di più rapida realizzazione.
Quali sono gli stimoli alla base della composizione di “All Waste Town”?
“All Waste Town” è venuto fuori da un periodo in cui mi sono reso conto che la musica ha cominciato per me a essere vista come un modo per farmi tirar fuori tutto ciò che accumulavo all’interno di me stesso.
In particolar modo è ispirato a Palermo, la città in cui vivo, che con le sue storiche e attuali contraddizioni sembra che a volte faccia di tutto per farti odiare tutto ciò che la compone. Inoltre il grande fermento artistico che qui a Palermo ultimamente stiamo vivendo mi ha anche incoraggiato per la realizzazione di All Waste Town.
Visto che alcune tue tracce sembrano propendere per il Bristol Sound, altre sono quasi post rock, mentre altre ancora (penso a “Proto_tipo 4”) confinano con Madchester e con ritmi quasi dance, mi viene spontaneo chiederti quali siano i tuoi ascolti.
Non sono un grande conoscitore di musica, anzi credo di avere una pessima cultura musicale.  Sinceramente non sono a conoscenza di Madchester o del Bristol Sound (ascolterò al più presto), ma di certo posso dirti che prima della realizzazione dell’album ho ascoltato molto Microchip Emozionale, ma anche qualcosa dei Sigur Ros, Lisa Papineau, Radiohead e Fetus di Battiato.
Due dei brani che mi hanno colpito di più sono “Birds” e “Useless”: come nascono?
Useless è nato proprio con l’idea di inserire una canzone all’interno dell’album, che sia quindi di più facile ascolto rispetto agli altri brani. 
Per ciò che riguarda Birds, posso dirti che il brano era stato realizzato così come lo senti ma senza voce. La batteria è quella che mi ha subito trasportato, l’unico problema è che volevo anche una linea vocale dinamica che poteva essere anche delicata e ritmata.
A quel punto ho disattivato le tracce della batteria e un istante dopo è venuta fuori la linea vocale che volevo, quindi ho inserito un lungo fade-in per poi far esplodere l’attacco insieme a una batteria molto “grassa”.
Lo “scaccia pensieri” che si può ascoltare mi è stato ispirato proprio dalla tradizione musicale meridionale, e forse anche questo partecipa alla percezione di “aria aperta” che ho del brano.
Nel disco ci sono “Proto_tipo2”, “Proto_tipo3”, “Proto_tipo4″… Che fine ha fatto “Proto_tipo1”?
Proto_tipo1 è un brano di 20 minuti che ho regalato a tutti gli iscritti alla mia newsletter qualche giorno dopo l’uscita di All Waste Town
L’ho realizzato per una mostra collettiva di 5 giovani fotografi Palermitani, tra i quali ci era anche la ragazza che canta in Useless, Sonja Burgì.

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