Esce oggi Tu sei il mattino, il nuovo singolo di Lucio Corsi pubblicato per Sugar Music, disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali.
Scritto da Lucio Corsi e prodotto da Lucio Corsi, Tommaso Ottomano e Antonio Cooper Cupertino, Tu sei il mattino è il ricordo dolce e sognante del primo amore dal punto di vista di chi, ormai cresciuto, si ritrova a pensare al passato con malinconia. I versi svelano la consapevolezza cristallina di chi sa di aver vissuto un sentimento puro e confortante, specialmente in un’età in cui tutto va veloce, prima che i sogni lascino spazio alla disillusione.
“Tu sei il mattino” è una canzone d’amore, non perché narra la storia di una prima volta, ma perché cerca di raccontare i cambiamenti, la crescita, il tempo che passa inarrestabile, che tira da una parte come la corrente di un fiume. In questo brano ho cercato di rivivere alcuni ricordi della mia infanzia, alcuni sono veri, alcuni fanno parte invece di quella mia fanciullezza reinventata, ispirata e mischiata a storie di altre persone. Il tema della prima esperienza d’amore è raccontato con gli occhi e i pensieri di una persona cresciuta e cambiata rispetto a quell’esatto momento. Questo si può banalmente notare dall’accezione positiva data alla mattina. La mattina è come il minestrone, si apprezza crescendo. Questo è quanto, non resta nient’altro da fare che suonarla
Lucio Corsi è fra i protagonisti di Vita da Carlo – Terza Stagione la serie televisiva di e con Carlo Verdone, disponibile in esclusiva su Paramount+ dal 16 novembre e presentata in anteprima alla 19esima Festa del Cinema di Roma -, in cui questo nuovo singolo avrà un ruolo molto particolare.
Tu sei il mattino, Lucio Corsi – il testo
Sono nato a mezzogiorno, tra le braccia di mia madre
Con lo stesso nome di mio nonno che non mi ha visto cantare
Poi nell’arco di un secondo mi legavo già le scarpe
Sembrava facile cambiare il mondo seduto in fondo alla classe
Tra le prime sigarette e le versioni di latino
Lei mi portò nl bagno delle femmine e vidi il paradiso
Tu sei mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte
Fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
Sono nato a mezzogiorno, tra le foglie rosse sulle strade
Nella città che si metteva addosso le prime luci di Natale
Ho imparato come stare al mondo dagli ulivi nella rete
Che s’inchinano soltanto sotto al peso della neve
Non me ne fregava niente di Pitagora ed Euclide
Gli occhi fuggivano via dalle finestre, nei prati di margherite
Tu sei mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte
Fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
E fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
Tolse le orecchie dei libri per non farci trovare
Mantieni il segreto
E poi si tolse i vestiti e non sembrava la realtà
Però era tutto vero
Tu sei mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte
Fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
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