Leonardo Borrelli, in arte Luis Leo, ex cantante e compositore del gruppo indie Mersenne, pubblica Dell’essere Liberi, in uscita il 5 gennaio 2018. Con alle spalle qualche uscita e soprattutto esperienze accanto a Lucio Dalla (grazie anche alla composizione del brano Anche se il tempo passa, ultimo singolo di Dalla prima della morte) Luis Leo ha lanciato la propria carriera solista. Nelle canzoni di Borrelli si fondo le sonorità del rock indie con le parole del cantautore, il tutto a velocità spesso interessanti.
Luis Leo traccia per traccia
Si parte da Schemi su schemi, un rock medio sia come ritmi sia per livelli di aggressività, in cui la voce e la personalità cominciano a emergere. Con Ti sento si accelera e la sostanza elettrica che si maneggia è molto evidentemente influenzata dall’indie internazionale.
Più riflessiva ma non meno veloce Che Senso Ha, sorretta da un drumming robusto. Non si tornerà ragiona su tempi più rallentati, anche se le accelerazioni sono sempre dietro l’angolo.
Impossibile cambiare suona come una canzone di protesta, anche se espressa con toni non proprio furibondi (e si teme che dj e rap non siano proprio “mode del momento”).
Si torna sull’intimo con Non Voglio Più Parlar D’Amore, semplice nei mezzi ma con una struttura ritmica piuttosto articolata. Io Resterò è una canzone di resistenza, espressa con energia.
Si raggiungono livelli di ragionamento sonoro più aalti con Ciò che vuoi, prima che Frenetica chiuda l’album con un altro rock medio, anche questo rivolto all’attualità.
Concetti espressi con garbo, accompagnati a buon solido rock: questi gli elementi fondanti del disco di Luis Leo, molto interessante e di ascolto più che gradevole.