Di Martina Ortis
Ritorna sulla scena discografica Michele Merlo, noto al grande pubblico per la sua partecipazione al talent show Amici nel 2016. Cresciuto tra Italia e Inghilterra, il giovane cantante crea la sua musica influenzato da band indie rock quali Arctic Monkeys, Kings of Leon e the 1975. Nel suo percorso artistico fa da opening act a gruppi internazionali come Foals e The Neighbourhood.
Secondo disco del musicista, Cuori stupidi racchiude testi dedicati al mondo dei sentimenti e delle storie quotidiane raccontati con uno stile introspettivo.
Michele Merlo traccia per traccia
L’inizio del viaggio in questo album parte con la canzone Cuori stupidi, title track del disco, una ballad focalizzata sulle storie quotidiane di quattro ragazzi.
La musica diventa più lenta e romantica nella seconda traccia, Tutto per me, un inno alla sua amata, il racconto di molti segreti dell’animo tormentato del protagonista della canzone.
L’esplorazione nel mondo dei Cuori stupidi prosegue con la canzone Non mi manchi più dove il suono dolce e malinconico accompagna uno sfogo di un ragazzo che ha affrontato il dolore della fine di una relazione e non sente più la mancanza della sua dolce metà.
La melodia dolce accompagna le parole amare della canzone Mare in cui ancora una volta il dolore è il focus principale, ma con qualche speranza di trovare la serenità futura.
Il pianoforte non abbandona il filo rosso del disco, accompagna l’ascoltatore alla canzone Aquiloni: la speranza diventa la protagonista, urla la voglia di continuare a seguire i propri sogni nonostante le difficoltà che si possono trovare sul proprio cammino.
Tutto d’un tratto la musica si fa piú rock nella traccia Credici sempre in cui la caratteristica principale diventa la rabbia e lo sfogo contro le persone che trovano sempre qualcosa da criticare cercando così di spegnere i sogni del cantante.
La musica torna in versione ballad nella canzone Vorrei proteggerti dal mondo, un inno alla protezione della propria amata, un desiderio di trasformarsi in un rifugio contro le ingiustizie della vita.
La melodia romantica torna nella traccia Andrà tutto bene, una serenata per convincere la propria amata a non abbandonare il protagonista, è una continua opera di convincimento per superare l’incomprensione del momento.
Il disco si chiude con la ballad Tivù, un inno alla musa del cantante che gli ispira le parole giuste per creare le canzoni, scrigni del suo sentimento d’amore.
Michele Merlo con Cuori stupidi riesce a fare emozionare l’ascoltatore raccontando l’amore in tutte le sue sfumature, usando delle semplici parole che sanno colpire dritto al cuore e all’anima.
