Si intitola Risorgimento ed esce venerdì 19 settembre il nuovo album di Mille, come anticipato dalla cantautrice che ce ne parlava in un’intervista qualche tempo fa.
Per presentare l’album, Mille ha accolto fan e addetti ai lavori alla FE Fabbrica Esperienza in Via Brioschi 70 a Milano: una struttura ibrida e multiforme, un po’ bar vintage e un po’ teatro, che si trova nella periferia sud della metropoli, in zone senza parcheggio ma ricche di vitalità.
Ed è un contesto sicuramente appropriato per le canzoni di Mille, che racconta a una platea così gremita che la “obbligherà” a un secondo turno per accontentare anche chi è rimasto fuori. In un buio molto teatrale, con soltanto un cerchio luminoso a terra, vestita di rosso, la cantautrice di Velletri è accompagnata esclusivamente da Cucina Sonora aka Pietro Spinelli al pianoforte.
Così le canzoni del nuovo disco prendono quasi giocoforza una veste minimale che però si adatta benissimo alle doti vocali di Mille: la ragazza canta benissimo, si permette libertà molto consistenti senza andare mai fuori tono, qui e là ci gioca un po’, con versatilità e ironia, tra Edith Piaf e il cabaret chantant, ma risultando comunque del tutto contemporanea.
Risorgimento si compone e si comporrà di brani dal carattere differente e dall’umore variabile: incontriamo, in ordine sparso, Una lama, UMPM (Un maledettissimo posto migliore), C’est Fantastique, che danno l’idea di un disco sempre in movimento, ricco di idee e di sensazioni, curioso e vivacissimo.
Elisa, vero nome di Mille, sembra molto emozionata quando racconta le sue canzoni e ringrazia chi le ha permesso di lavorare al disco, anche se si nasconde dietro qualche velo di ironia. Mentre è assolutamente disinvolta quando canta, per la gioia e il tripudio dei presenti, tra cui molti membri del fan club con maglia rossa e faccia di Garibaldi in bella evidenza. Tra il pubblico, anche alcune facce note della scena indie milanese, Auroro Borealo su tutti.
Per Tour Eiffel arriva anche Rachele Bastreghi a dare man forte duettando, in un’interpretazione molto intensa che si chiude con un abbraccio. Il tempo, le febbri, la sete chiude il set, per una presentazione e anticipazione perfetta di quello che sarà un disco da ascoltare sicuramente con attenzione ma anche con molto piacere.
