Waitin’ 4 The Dawn è il quarto disco dei Movin’ K: la band valdostana pubblica quattordici brani dalle sonorità prog rock con elementi di hard, elettronica e momenti più acustici per un viaggio esistenziale e spirituale diviso in tre atti (Caduta, Viaggio e Liberazione). Realizzato con la TdE Music Productionz e disponibile sulle principali piattaforme digitali (iTunes, Spotify Deezer, Tidal, Amazon).
Movin’ K traccia per traccia
Il disco apre con In the Silence of the Night, introduzione morbida e strumentale che lascia poi spazio ad Against, in cui le atmosfere si fanno molto più tirate. Nel pezzo trovano posto i contrasti tra voce maschile e femminile e assoli di chitarra piuttosto estesi.
Più apertamente rock-pop l’approccio di Faded, con ritmi alti e chitarra e drumming in evidenza. Animal si sposta su versanti più vicini al metal anni Ottanta (versante Kiss), vocalità compresa. Partenza trattenuta, elettrica e oscura per Walk, che alza i toni con il procedere del pezzo.
Disturbed introduce variazioni di struttura, pur fra sonorità hard rock. Beyond si fa più intima, mentre Wild M.F. torna ad alzare il volume, con il drumming in particolare evidenza e un cantato che si fa teatrale, quasi da musical. Some Trains Never Come apre di organo elettrico, salvo poi rivelare altre influenze teatral-barocche-pop.
All is quiet in my heart abbassa decisamente i toni e punta su intensità del tutto differenti, approntando una scena intima con qualche accenno orientale, su cui si adagia poi la chitarra elettrica. Anche Frailty mette in primo piano le attitudini melodiche della band, prima che Find Your Way cambi il panorama e rimetta al centro sensazioni rock.
Si viaggia verso il finale con l’interlocutoria Ghost, mentre il disco si chiude sulle note di The Dream is Over, contrassegnata dal pianoforte e da un senso di malinconia diffusa.