Alla fiera della fine è il nuovo disco di MusicaPerBambini, a cinque anni di distanza da Capolavoro. Con questo disco l’artista, oltre a rinnovare la collaborazione con Trovarobato (iniziata con Dio contro Diavolo, l’album cult del 2008), inizia la collaborazione anche con Hukapan, etichetta degli Elio e le Storie Tese.
E sono proprio sia Elio che Rocco Tanica a essere ospiti nel disco, rispettivamente in Mario Antiorario e Vivere nel tuo naso e in Cartolino. Com’è prassi nella discografia di MusicaPerBambini, anche Alla fiera della fine è un concept album nel quale ogni brano ha un finale a sorpresa, ed è proprio da qui che deriva il titolo.
MusicaPerBambini traccia per traccia
La traccia d’apertura del disco è Vivere nel tuo naso, un’apertura già abbastanza “particolare”, sia per testo sia per quanto riguarda l’aspetto musicale, con la partecipazione di Elio.
Dopo l’intermezzo #afdf Atto Primo, ecco Cartolino con Rocco Tanica e con un bel po’ di autotune per battiti pesanti e molta surrealtà.
Un po’ di punk e molta rapidità emerge tra gli estremismi de Il Capo dei Nonni. Altro intermezzo con #afdf Capitolo secondo.
Una storia di creazione è quella raccontata tra gli pseudotropicalismi di Corpo di Mille Corpi. Torna Elio nei dialoghi singolari a base di viaggi nel tempo di Mario AntiOrario.
#afdf Canto Terzo dispensa un altro po’ di definizioni curiose, prima che l’eroismo di Uomo di Camicia prenda possesso della scena, in maniera piuttosto rumorosa.
Dialoghi e influenze barocche emergono in OcchioTristo Menagramura, uno dei pezzi più elaborati di un disco già piuttosto elaborato.
Altro intermezzo (#afdf Canto Quarto) e poi si parte a tutta velocità con L’Uomo in mano, sempre in grado di giocare con suoni e ritmi, in questo caso sempre accelerati. Si tracima poi in Marmellano, fitta di cambi di ritmo.
Ecco il quinto intermezzo, necessario prima di infilarsi nel delirio di ElanemoneFenomenale, e poi nelle varietà agresti sciorinate da Gambe di Sedano.
Ultimo intermezzo e poi ecco Il Temutissimo Vampiero, atto finale un po’ noir e molto elettronico del disco.
Quello che una volta si chiamava “rock demenziale” sarebbe il genere di riferimento di MusicaPerBambini, con la presenza così autorevole della (ex?) band leader della scena a regalare una sorta di imprimatur.
Se non che non è sempre rock (anzi qui e là il beat è dance) e “demenziale” non circoscrive quella che è a tutti gli effetti una commedia ricca di personaggi, situazioni, storie (quelle cose così noiose che c’è chi perde le guerre per non scriverle), non sempre semplicissima da seguire ma senza dubbio molto stimolante.