Esce il primo album degli Orange Mun, “LOVE” per Filibusta Records / Romolo Dischi (distrib. fisica I.R.D., distrib. digitale Altafonte Italia). Orange Mun è un progetto formato da Martina Gurrieri ed Emilio Longombardo.
LOVE è un’isola elettronica, scura e densa, sotto una luna accesa. Tutto intorno, il mare ribolle. Due persone si tengono per mano e cantano. Cantano per esorcizzare le paure, cantano per descrivere il mondo che vedono, cantano per guarire. Non c’è niente di più importante.
Orange Mun traccia per traccia
Con un battito appena scomposto, All Over You si fa strada fino alla cima del disco, suggerendo un clima che fa pensare al trip hop anni Novanta, ma con qualche punta jazzata e un pizzico di soul.
Un approccio corale ma anche molto tecnologico quello che fa entrare in Healing, un processo di guarigione attraverso il canto e il ritmo. Un processo che si allunga e si allarga in molti sensi, cercando vie d’uscita e una pacificazione complessiva.
Battiti molto vivi anche all’inizio di Innocent, che ha riflessi notturni. Le parole si inseguono a loop, procedendo lungo variazioni sul percorso, utilizzate come strumento aggiuntivo.
Molto più inquietanti i loop a ronzio di S, che procede in crescita. Sunrise Overflow invece in qualche modo è montata al contrario: inizio frenetico e poi rallentamento progressivo, con sussurri a far da contorno.
Ma non è l’ultima alba: One More Sunrise, che riporta la calma con gesti semplici. Alright si trasforma in un canto che sa di orientale, prima di scegliere sentieri elettronici molto più ripidi.
Si celebra Future, poi, con un movimento prima veloce e poi rallentato, contornato da note di pianoforte. A chiudere, ecco Lost, che si installa su dinamiche piuttosto rapide e abbastanza muscolari.
Con l’attenzione rivolta quasi esclusivamente alle sonorità, gli Orange Mun creano un album molto omogeneo e coerente, curato e interessante. Un ascolto sicuramente positivo e soddisfacente.