Pubblicato il 2 aprile per Urlo Records, il nuovo singolo di Osvaldo si intitola Tramonti Sul Mare. Cantautore pugliese che più che all’itpop guarda ai cantautori di vecchia scuola, ma allo stesso tempo non rinuncia a qualche deriva psichedelica e ad andamenti tipicamente pop.
Tramonti Sul Mare è un brano per tutti quelli che adesso vogliono stare bene, per chi è stato consumato dei sentimenti, fino ad arrivare a liberarsene, un brano catartico e fortissimo, che stupisce arrivi da un autore così giovane. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui…
Descrivi la tua musica con tre nomi di alcolici, e ce li commenti?
UN CALICE DI PRIMITIVO: è un vino dal rosso intenso e di una dolcezza unica. Davanti un fuoco accesso, la giusta compagnia e magari un po’ della mia musica.
UN GIN TONIC: rende più semplice l’ascolto e ti fa dimenticare la terra sotto i piedi.
UNO SHOT DI SAMBUCA: fa pesare all’estate e la casa al mare, dove poi questa canzone è nata. E poi, uno shot prima di un live porta bene e ti dà una carica in più.
Domanda provocatoria: Tramonti sul mare non è un po’ “sole cuore e amore”?
Se paragonata al successo che ha avuto “sole cuore amore”, allora sì.
E se non fosse “sole cuore e amore” – quali sono le parole che riassumono il singolo?
Adesso voglio stare bene.
Da dove arriva l’esigenza di voler stare bene? Qual è il limite che ci fa scattare?
Più di un anno fa ho fatto una scelta che credo sia stata una tra le più importanti nella mia vita. Avevo un lavoro bellissimo e gratificante, che però mi impediva di trovare il tempo per la musica. Quindi, ho deciso di dedicarmi a tempo pieno alle mie canzoni.
Non è stata una scelta facile, ma c’era solo questa frase nella mia testa: “fai quello che ti fa stare bene”. Voler stare bene credo sia prendersi o scegliere qualcosa che ci serve per essere felici. Io l’ho fatto e sto bene. Probabilmente il ritornello di “Tramonti sul mare” si ispira a questo cambiamento e a una nuova consapevolezza, anche se non parla di questo.
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