Otus Medi: la base di partenza è l’elettronica

Into the dark è il nuovo singolo di Otus Medi. Il brano è un tassello di quello che sarà il suo primo album, in uscita a fine estate 2025.

La tua musica unisce elettronica, suggestioni ambient, ritmi jungle e atmosfere deep: quando componi, segui un genere o ti lasci semplicemente guidare dal suono?

Difficilmente inizio un brano pensando di “racchiuderlo” in un genere. Compongo sempre al piano e quando trovo l’emozione negli accordi oppure nella melodia mi faccio ispirare dal suono per capire come sviluppare il lavoro fatto al piano e in che mondo farlo viaggiare.

Il pianoforte sembra avere un ruolo importante nel tuo lavoro, anche se sei immerso nell’elettronica. Cosa rappresenta per te questo strumento?

Mettiamola così: se penso alla musica penso al pianoforte. E’ lo strumento per eccellenza e il più completo per comporre.

Che rapporto hai con la voce nella musica elettronica? In Into the dark Lecicia Sorri entra in punta di piedi, senza dominare: è una scelta ricorrente?

La voce è uno strumento naturale, tutti nasciamo emettendo suoni. Amo lavorare con le voci ma trattandole come strumenti non per forza dominanti come si fa nella musica pop. La voce di Lecicia in questo brano pronuncia un piccolo testo e sarà l’unica nell’ album a fare questo. Le altre voci, poche, saranno trattate come strumenti quindi senza testo.

Into the dark è il primo tassello di un album: sarà un concept? C’è un filo narrativo che lega i brani?

Sì, la base di partenza è l’elettronica e la sua cultura. Però le tracce sono state concepite senza preconcetti ma pensando alla musicalità che veniva fuori man mano. Le strutture non sono usuali e gli strumenti saranno elettronici e analogici. Ci sarà la lira, la viella, la lira bizantina, la fisarmonica, la chitarra, il piano.

L’elettronica oggi vive mille sfaccettature: c’è una scena (italiana o internazionale) nella quale ti senti più vicino?

In Italia purtroppo l’unica elettronica degna di nota, per me, è quella di Daniela Pes e Iosonouncane. Nel mondo c’è tanta musica interessante. Ascolto con interesse Bonobo, Eulkberg e tanto altro.

Se dovessi immaginare la tua musica tra dieci anni, pensi sarà ancora elettronica… o potrebbe evolversi in qualcosa di totalmente diverso?

Bella domanda, non ne ho idea perché mi considero un evolutivo e l’evoluzione non so dove mi porterà.
Ho sicuramente degli obiettivi ma dal punto di vista musicale solo quello di migliorarmi sempre sotto tutti i punti di vista. Pensa che ora sto preparando un mini ep di tre brani techno punk, saranno tre canzoni cantate e che denunceranno gli aspetti negativi della nostra società.

Pagina Instagram Otus Medi

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