Esce il nuovo ep di Prim intitolato DIY Crochet (Carosello Records), una raccolta di quattro tracce, tra cui l’inedito Luglio, che rispecchiano a pieno la personalità, le passioni e la musica di Prim. Un groviglio di ricordi e introspezioni che si intrecciano come fili colorati cuciti e uniti tra loro dalla mano dall’artista.
A differenza del primo ep Luna in acquario ascendente sagittario, incentrato sulle dinamiche relazionali tra Prim e la sua famiglia, in DIY Crochet il filo conduttore che unisce i quattro brani è il concetto dell’handmade e del do it yourself, forma estesa dell’acronmo inglese DIY, dove le canzoni diventano tele ricamate a mano in cui emergono ricordi e storie vissute da Prim stessa e dai suoi affetti più cari.
Un approccio, quello artigianale e del “saper fare a mano”, che Prim applica anche nel suo modo di far musica e di sperimentare con suoni e parole. L’ep è stato scritto e prodotto da Prim assieme a Luca Jacoboni facendo fede a quell’impronta sonora esterofila e vivace con cui si è distinta sempre di più negli ultimi mesi. Una visione artistica che vibra di strumenti suonati in cui riecheggiano le reference di Clairo, The 1975 e Gracie Abrams.
Prim traccia per traccia
Partenza molto energica con Dormire in macchina, in cui la ragazza, con voce gentile, racconta di disagi milanesi, economici e mentali, con un effetto straniante piuttosto potente. La carezza del pop diventa uno schiaffo se si ascolta bene un testo piuttosto abrasivo.
Più intimi i profili di Amore infedele, con piccoli cori e pause sonore, ma anche con una narrazione piuttosto fitta. Le dinamiche sono sempre rapide e anche il cantato non lascia quasi respiro, spingendo le parole una sull’altra.
Tocca poi a mmh mmh, un mormorio che racconta di piccole sensualità e storie gentili ma con qualche dolore. Le canzoni peraltro sono in ordine di “morbidezza”, con Luglio che arriva a chiudere l’ep con i toni da ballad malinconica, a raccontare un mese che dovrebbe essere solare e invece decisamente no.
Molte le qualità che emergono dalle quattro canzoni che Prim concentra nel nuovo ep: sicuramente la capacità di raccontare, anche mormorando e anche in modi singolari, una propria quotidianità rilevante. E poi anche un certo gusto nella scelta di sonorità mai banali e con il gusto della variazione.
