Seconda uscita dei pugliesi/pesaresi June and the Well, super-band con membri di Sprinzi, Miles Apart e Tante Anna capitanata da Luigi Selleri, perturbatore della scena DIY salentina di fine ‘90 con i Suburban Noise.
June and the Well traccia per traccia
La traccia di apertura è Francis, che cancella subito qualunque dubbio su quale sia il decennio di riferimento per la musica di June and the Well: a capofitto nei 90s, in questo caso con la faccia più veloce e diretta, anche se con un sottotraccia morbido, dovuto soprattutto al cantato.
La velocità contraddistingue anche Gudiya, la title track, anche se l’attacco è piuttosto ragionato. Il suono del pezzo è piuttosto pop, con tratti molto freschi. Più intensa From the ashes of your heart, che dal riff iniziale finisce per costruire un pezzo piuttosto organico e rumoroso, con linee malinconiche.
La già citata S-Low, con la voce di Matilde Davoli, segue percorsi intensi e non troppo aggressivi, con qualche sprazzo shoegaze (ma anche una chitarra che può ricordare qualche evoluzione dei primi Smashing Pumpkins). Si procede a ritmi più alti con Fountains, che fa uso assennato di cori e una chitarra che va a grattare con forza quando necessario, ma che accompagna con toni soft le parti più morbide della canzone.
A proposito di morbidezze, ecco The Bend, che parte con dolcezza estrema, che nel procedere della canzone si stempera in parte senza mai lasciare del tutto il carattere del pezzo.
Ottima prova di June and the Well, che pur in un’atmosfera sonora complessivamente nostalgica (ma mai passata del tutto di moda), riescono a ultimare un disco convincente, con notevoli spunti di energia.
[bandcamp width=100% height=42 album=2571095877 size=small bgcol=ffffff linkcol=0687f5]Se ti piacciono June and the Well, assaggia anche: La Governante, “La nouvelle stupéfiante”
Sweet Jane and Claire: “We Are Ready for the Electric Chair”
