Esce Travel Experiment (season one) il nuovo ep degli Smania Uagliuns. Travel Experiment è un format che prevede la creazione di un brano e relativo videoclip itinerante incentrati sul viaggio e ispirati dai luoghi visitati. L’idea è quella di immortalare un viaggio in un contenuto audio-visivo e di farlo nel modo più semplice ed estemporaneo possibile, ossia vivendolo e tramutandolo in musica allo stesso tempo.
Iniziato con Marsiglia nel 2016, da subito accolto molto bene da media e pubblico, il progetto è cresciuto proseguendo con altri episodi, a Bucarest nel 2017 e in Kenya nel 2018. La scrittura del brano è avvenuta in gran parte in loco, nella città o nei luoghi esplorati dagli Smania Uagliuns, traendo ispirazione dall’atmosfera e dalle vibrazioni che ogni località trasmetteva, trattando in chiave ironica anche temi impegnati. La peculiarità delle mete ha inevitabilmente influenzato anche le parti musicali: ogni episodio ha un sound che varia dal funk mediterraneo, al prog rock, alle sonorità afro, creato di volta in volta campionando o facendosi ispirare da suoni locali.
“È stato un anno a dir poco surreale. Quella che consideravamo normalità è stata completamente stravolta. Tra le innumerevoli privazioni a cui abbiamo tutti dovuto far fronte ci sono state quelle riguardanti la possibilità di viaggiare, di interagire con luoghi e persone nuove, di condividere esperienza, svago o creatività in maniera fisica, libera, completa. Tutti principi portanti del nostro Travel Experiment. Proprio per questo, la cosa più giusta e significativa da fare per noi era non fermarci. Quello che in un altro momento sarebbe stato solo un nuovo episodio del nostro esperimento itinerante, in questo è anche una piccola ma emblematica forma di evasione mentale ed artistica. Il viaggio a Berlino è precedente a tutta l’emergenza, il resto è venuto da sé. In attesa di tempi migliori, “viaggiare senza muoverci” era tutto quello che potevamo fare e noi abbiamo cercato di ri-farlo nel modo migliore che conosciamo. Tutto ciò, mescolando krautrock, rap, schitarrate, arpeggiatori e vocoder con molto metodo (da buoni teutonici) ma senza ritegno (da buoni italici). “Ja, ja, ja, was ist los? Was ist das? Ja, ja, ja, stai co nnuj o statt a cas!”.
Smania Uagliuns traccia per traccia
Saluti germanici all’apertura di Gute Nacht Berlin, che poi si sposta in ambiti tra hip hop ed elettronica, con un tocco curiosamente “paisà”, che completa il quadro.
Si cambia continente con Kenya Safari, più insinuante e tropicale, anche se non necessariamente in modo felice. Anzi il progresso tecnologico e le sue conseguenze sul Terzo e Quarto Mondo sono al centro del discorso.
Aeroporti e mood piuttosto notturno quello che contraddistingue Alo Bucarest, che poi cresce di ritmo e intensità. Un tantino di ironia (“qui capiranno le nostre canzoni prolisse/so che in Romania diventeremo i nuovi Jalisse“) in un contesto mescolato che cita Dragostea e gli 883.
La chiusura è mediterranea: Bonjour Marseille parla di fughe e di sogni che non bastano, in un pezzo danzereccio e contaminato.
Un “esperimento di viaggio” animato e molto colorato, spesso divertente ma senza staccarsi mai dalla realtà: buon assaggio delle qualità degli Smania Uagliuns e viaggio ricco di fantasia e creatività.
Genere musicale: hip hop
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