E uscimmo infine a riveder le stelle è il nuovo album di Stona. Il disco nasce nel 2020 fra una separazione e il primo grande lockdown. Nascono in questo periodo i primi brani dal tono più scuro in cui vengono affrontati temi come la morte, la perdita di affetti come punti di riferimento, la sconfitta generale della nostra società quando diventa cieca di fronte alle ingiustizie o qualcosa nel sistema non funziona. Lentamente uscendo dal tunnel della prima ondata del covid 19 si riaccende una sorta di speranza e di ottimismo e le canzoni di Stona iniziano a prendere direzioni opposte e differenti viaggiando verso tematiche legate ai sogni e alle speranze. 

La produzione del disco è stata affidata alle mani di Guido Guglielminetti col quale si è quindi deciso inizialmente di “dividere” il lavoro in due parti gestendo i brani per tema; sono stati pubblicati, nel 2021, prima l’ep Abbiamo perso tutti e a distanza di qualche mese l’ep Buona speranza. Due spiriti contrapposti fra tenebre e luce, negativo e positivo. Per indole la luce e la speranza prevalgono sempre ed ecco quindi adesso aggiungersi alla tracklist un brano inedito che chiude il cerchio e questo percorso, fornendo il titolo al disco e a queste canzoni ora riunite e gestite come tali, non più soltanto per tema.

…non si puo’ fare altro che accettare la tempesta della vita cercando di conservare sempre il cuore pieno di speranza e di sogni da realizzare…

Stona traccia per traccia

Si parte dalla storia toccante raccontata, per mezzo di recitato e cantato, di Io sono Marco. Una storia di sofferenza raccontata con attenzione e dovizia di dettagli.

C’è la chitarra per un altro ritratto, quello di Giovanni in mezzo al mare (ove Giovanni, presumibilmente, è Soldini). Si cita non a caso Fossati mentre si racconta di viaggi, fisici e mentali.

Ecco poi Buona Speranza, all’inseguimento di altri sogni, con un movimento circolare che cresce un po’ per volta. Altre ondate di malinconia arrivano da Vietato abbandonare i sogni, guidata dal pianoforte.

Un po’ più rapida e aggressiva Abbiamo perso tutti, che al di là del titolo è canzone di riscatto. Si rallenta di nuovo con Chiudi gli occhi, che però viaggia a due voci e scivola morbida in ambienti notturni.

Di nuovo pianoforte e dolcezze assortite per La strada di casa. Altra ballad particolarmente intima e intensa, ecco Anime perse. Chiusura “dantesca” con E uscimmo infine a riveder le stelle, piuttosto fiorita ma molto malinconica.

Un disco decisamente vecchio stile, quello di Stona, che non si preoccupa particolarmente di mode e tendenze ma riempie l’album di sensazioni senza tempo.

Genere musicale: cantautore

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