The Sun in a Jar è il nuovo ep firmato dal quartetto bresciano The Funny Farm. Atterrati come alieno nel panorama musicale bresciano nel 2016 proponendo un repertorio di brani inediti alternative hard rock, caratterizzato da atmosfere vittoriane tra il progressive e il rock melodico. Nasce nel 2017 il primo album omonimo distribuito sulle piattaforme Itunes, Spotify e Amazon Music, un lavoro stravagante e ossessivamente incentrato sul tema della follia, con l’obiettivo di travolgere più che raccontare, di creare atmosfere e regalare sensazioni aggiungendo al repertorio cover rivisitate in chiave decisamente “funny”
Il nome “The Funny Farm” è usato in modo “affettuoso” per riferirsi a un ospedale per malati di mente, che rappresenta a pennello la band. Il “manicomio”è composto da: Alessandro Pini (Chitarra solista), Luigi Berardi (batteria/cori), Daniela Filky (basso/cori), Simone Lorenzo Radice (voce/seconda chitarra e tastiere).
The Funny Farm traccia per traccia
Partenza robusta ma immediata piega ska per A-Social, brano d’apertura elettrico e abbastanza divertito.
Aggredisce un po’ anche Under a Olive Tree, sulle prime, ma il basso riporta a sonorità più notturne, a dispetto di una chitarra elettrica piuttosto nervosa. La canzone prende pieghe diverse nell’arco di un percorso mutevole.
Mad World è una cover del celebre brano dei Tears for Fears, proposta in versione piuttosto vivace, con chitarra e basso a fornire un tappeto sonoro variegato.
Toni molto più cupi, ascendenze folk e parzialmente lennoniane si incontrano in The Invisible War, che poi rimarca il proprio passo grave con la batteria. Tutta diversa l’atmosfera proposta da A Stupid Song About Mango, che ripropone il lato “funny” della band, con la sei corde di nuovo in ottima evidenza.
Un lavoro breve ma intenso e portatore di influenze diverse: The Funny Farm si rivelano come un gruppo versatile ancorché sempre attaccato alle radici rock elettriche. Buona scrittura e apertura mentale per un ep consistente e spesso divertente.
