Sono usciti in contemporanea il singolo e il videoclip di Mangiafuoco, il nuovo brano dei Tintinnabula, band siciliana composta da Nino Leone (voce), Peppe Calandrino (chitarra), Gianni Giacalone (tastiere), Giuseppe Giacalone (basso)e Gaetano Denaro (batteria).
La band fornisce la chiave di lettura del brano attraverso il videoclip, diretto da Salvino Martinciglio (in collaborazione con Teatro Equestre EQUUS di Giuseppe Cimarosa e TLS Service), che uscirà in contemporanea al singolo: “Ci siamo chiesti: chi è Mangiafuoco? Da dove viene? Nessuna delle risposte è stata chiarificatrice del personaggio, sia quello che lo vede protagonista in Alexej Tolstoj, sia nella storia di Collodi.
Coraggiosamente ci siamo spinti oltre e abbiamo immaginato Mangiafuoco come capro espiatorio di tutti i peccati, assoggettato a un deus ex machina che rende lui un burattino nelle mani di un destino crudele – racconta il regista del videoclip -. Egli è dissoluto, non per volontà ma per sorte, è quanto di peggio l’essere umano possa mettere in pratica, l’imbroglio, la menzogna, il tradimento, l’abuso sessuale, il tutto portato a termine con l’assoggettamento della vittima, con un uso della psicologia di un narcisista. Il suo compito è quello di attirare a sè le sue cavie con il sorriso, in un atto di simpatia, una carezza per poi fagocitarle in quell’antro oscuro che la sua anima nasconde.”
Abbiamo fatto qualche domanda a Nino, leader dei Tintinnabula, #senzacontesto.
Il disco che vi ha fatto innamorare della musica
Sono diversi gli album se posso permettermi ti do due titoli: Appetite for Destruction (Guns N’ Roses) album e band che mi hanno fatto conoscere l’aspetto più estremo e per certi versi poetico del rock , la sregolatezza, l’eccesso, la grinta, la rabbia. L’altro è A Night at the Opera (Queen) una sorta di rivelazione , la voce di Freddie, l’unione di diversi stili musicali. L’eleganza e la forza che sprigionavano… MAGNIFICI.
Il film che riguardereste all’infinito senza mai stancarvi
Sicuramente la saga del Padrino, la storia di Micheal e di tutta la famiglia Corleone, Fredo, Don Vito, Sonny devo assolutamente vederlo almeno una volta l’anno, forse sono legato a questo film anche per tutta la storia che c’è dietro. La caparbietà di Francis Ford Coppola sulla scelta degli attori, della colonna sonora, a parer mio una vera opera d’arte.
La canzone che ascoltavi più spesso da bambino
La Bamba. Se non ricordo male all’età di 9 anni vidi per la prima volta il film La Bamba film dedicato alla vita di Ritchie Valens e a metà del film quando Ritchie imbraccia la chitarra e comincia con l’assolo di chitarra io rimasi folgorato , e non feci altro che cantare e ricantare questa canzone emulando la chitarra cercando di fare le sue mosse ahahahahahah sapevo a memoria ogni frame di quel momento del film.
Quel libro di cui continui a rimandare la lettura
I fiori del male di Charles Baudelaire. E’ uno di quei libri che mi trovo sulla scrivania da anni ad essere sinceri è anche in questo momento è alla destra della scrivania dove mi trovo, e per un motivo o per un’ altro rimando sempre, in realtà penso sia dovuto al fatto che sono un procrastinatore cronico.
5. Una foto senza nessun tipo di contesto
Ho scelto questa foto solo perchè ogni volta che mi capita di rivederla mi fa sorridere e mi piace guardare le facce dei ragazzi stupiti e divertiti e anche perché ogni volta che la riguardo so che malgrado tutto, qualcosina di buono siamo riusciti a farla.


