Si chiama Ferro e Carbone il terzo disco di Tiziano Mazzoni. Il cantautore pistoiese opera scelte precise all’interno di tracce che rileggono folk, blues e occasionalmente pop e rock con chitarra, violini, fiati, percussioni, mandolini, banjo e l’hammond di Pippo Guarnera e l’organetto diatonico di Riccardo Tesi.
Tiziano Mazzoni traccia per traccia
Si parte dal blues, ed è giusto così: Sciogli il cane si muove agile e quasi senza sforzo tra accordi di chitarra, con la voce di Mazzoni che domina la situazione. Arriva poi Il velo, che abbassa le luci e parla di Satana, con storie di frontiera e il cling clang della chitarra in un’atmosfera intensa ed evocativa. La lucciola e il bambino scioglie un po’ la tensione, tra ispirazioni folk e qualche influenza da De Gregori nel testo e nel cantato.
Passo lento e cadenzato per Rita e l’angelo, che conserva tracce di folk e blues su una ballata intima e struggente. Cambio di fronte con E’ una magia, storia di base piuttosto triste di relazioni spezzate, ma narrata con leggerezza e con una notevole voglia di riscatto.
Quattro barche torna su idee più moderate: De Gregori e il cantautorato storico tornano inevitabilmente in mente, con la chitarra a occuparsi della coda finale. Un po’ di gospel e un po’ dello Springsteen recente riempiono le pagine di Qualunque nome dirai, intessuta di ricordi e dolori placati. Silvano Fedi è una ballata dedicata al partigiano pistoiese, fucilato dai tedeschi nel ’44.
Piombino adotta colori notturni ma rabbia crescente parlando del disastro dell’acciaieria. Noi camminiamo veste abiti schiettamente rock, con la chitarra che dardeggia e strappa, e un duetto vocale a completare il discorso. Molto più calma Verde torrente, con qualche risentimento affogato nell’alcol e il duo basso-chitarra a fare da sfondo ai rimpianti. Poi l’hammond e la tromba pennellano gli ultimi dettagli della ballad. Ancora da imparare chiude il cerchio, non senza qualche curioso inciampo in partenza.
Rassicurante è la forza con cui Tiziano Mazzoni compie le proprie scelte: le sue canzoni sono robuste e solide, non pretendono di inventare niente, ma sono costruite ed eseguite in modo impeccabile, funzonando anche da contenitore ideale per le sue idee.