Un trattato di fisica quantistica che obbliga a ballare. Entropia è il nuovo singolo di Antonio Marra, in arte TWAN. Produttore, pianista e compositore, Antonio nasce a Benevento e all’età di cinque anni comincia a capire che la musica diventerà il suo futuro. Trasferitosi a Londra, assorbe diverse culture per creare uno stile che fonde elementi elettronici nostalgici con un approccio alla produzione futuristico.
Artista versatile e fedele a un modo sofisticato di suonare musica dance, sperimenta la trap per arrivare all’urban metallico di Shanghai, traccia rilasciata lo scorso anno. L’ultimo suo lavoro esce agli sgoccioli di un inverno caratterizzato da ulteriori lockdown e limitazioni che ci hanno resi consapevoli della vita che vorremmo riprendere proprio lì dove si era interrotta, magari qualche metro più in là.
Entropia offre una fusione di deep house, alternative e future garage che farà innamorare gli appassionati di elettronica. La produzione lussureggiante, piena di elementi melodici e atmosfere caotiche, porterà chiunque in un viaggio musicale.
Nella fisica quantistica, l’entropia rappresenta la variabile di un risultato, l’incertezza che domina prima e dopo averlo raggiunto e la casualità di tutto quello che accade intorno. È anche una rappresentazione della coscienza umana, in continua evoluzione così come l’universo. Il brano raffigura l’alternanza di ordine e disordine attraverso atmosfere caotiche, trame glitch e melodie energiche.
“Il concetto alla base del brano è quello di rappresentare il livello di consapevolezza raggiunto dall’umanità attraverso l’evoluzione, indipendentemente dall’ordine o dal caos che l’uomo di oggi sta vivendo” spiega TWAN. Il pezzo è pura elettronica e mentre scrivo ne sono ipnotizzata. Non riesco a stare ferma: un ordine si delinea dentro al mio corpo per venire subito travolto dal caos che poi plasma un secondo e nuovo ordine.
Sono trascinata da una forza costante che mi solleva indipendentemente dall’ambiente che mi circonda. Associo la composizione a gocce d’acqua che cadono e fili d’erba che vibrano. L’atmosfera evocata dall’artista mi permette di osservare da vicino una minuscola particella rendendomi parte di una dimensione infinita. Dopo due minuti e mezzo il brano cresce ancora di energia e mi sento lanciata nello spazio. Le linee melodiche si evolvono e il basso prende vita. Le percussioni accarezzano le mie orecchie senza spezzare lo stato di trance in cui mi trovo.
Ad accompagnare “Entropia” sono gli incredibili visual e artwork del famoso artista Leif Podhajský, riconosciuto per i suoi lavori con artisti del calibro di Bonobo, Tame Impala, London Grammar e molti altri. La grafica raffigura un volto umano tridimensionale in rovina che rappresenta l’evoluzione e il contrasto tra ordine e caos. La superficie porosa mostra intarsi fluorescenti sotto il raggio di una luce spaziale. Sulle labbra si intravede un chiaro riflesso di speranza.
La scena musicale italiana necessita di più artisti come TWAN, caratterizzati da produzioni originali e un design sonoro all’avanguardia. Il musicista elettronico è proiettato verso un sound melodico alternativo e la fusione di generi e culture. TWAN è un artista da tenere d’occhio e da ascoltare mentre è pronto a consolidarsi nell’industria musicale per gli anni a venire.
Valentina Bellini

