Il nuovo singolo degli Zer05, In questo mondo qua, nasce da una riflessione collettiva sulla libertà, concetto antico e mai scontato, oggi al centro di contraddizioni evidenti. In un’epoca in cui la tecnologia ci permette di lavorare da qualsiasi luogo, di avere accesso illimitato alle informazioni e di restare costantemente connessi, ci sentiamo più liberi che mai. Eppure, la band ci ricorda quanto spesso questa libertà sia solo apparente: i ritmi serrati, la sovrabbondanza di stimoli, l’illusione di poter controllare tutto finiscono per intrappolarci in una corsa senza fiato. Il brano traduce queste sensazioni in musica, con un ritmo ossessivo che si sviluppa fin dalle prime prove collettive in sala.
Il singolo fotografa un’epoca in cui tecnologia e connessione sembrano averci reso liberi e schiavi allo stesso tempo: come avete lavorato per trasmettere questa ambivalenza?
Il testo è volutamente ossessivo, nello stile degli slogan pubblicitari. Parla però di piccole cose quotidiane che si fanno da sempre, quasi banali: alzarsi dal letto al mattino oppure invitare a uscire qualcuno che ti piace. È tutto qui il contrasto che abbiamo voluto creare.
La lunga genesi del brano, che per molto tempo è rimasto un esercizio di stile, vi ha insegnato qualcosa di nuovo sul vostro modo di scrivere?
Eravamo convinti di non essere una di quelle band da jam session. Qualcuno doveva sempre arrivare con una base già fatta da cui partire. In questo mondo qua ha dimostrato che siamo in grado anche noi di fare jam session da cui creare qualcosa di concreto.
Il testo mette in scena un ritmo ossessivo, quasi ipnotico: quanto è stato difficile bilanciare questa intensità con la necessità di costruire una melodia efficace?
Non è stato particolarmente difficile perché è nato dopo la musica. È bastato quindi solo adattarsi al ritmo degli strumenti.
Il titolo stesso, In questo mondo qua, sembra quasi un invito a guardarsi intorno: quale messaggio sperate che arrivi a chi vi ascolta?
Che il mondo in cui viviamo lo abbiamo costruito noi con una serie di azioni compiute ogni giorno. Poteva essere qualsiasi cosa, ma questo è quello che è diventato, che piaccia o meno.
La vostra amicizia musicale è un elemento centrale: quanto conta, ancora oggi, per mantenere coerenza e freschezza nella vostra identità di band?
La chimica fra i componenti per noi è tutto. La bravura e la tecnica servono, certo, ma restano comunque fattori secondari quando si suona insieme.
Se doveste descrivere con una sola immagine la vostra musica in questa fase, quale scegliereste?
Siamo arrivati a una prima maturità. Ora dobbiamo scegliere a quale università andare.
