Disponibile su tutte le piattaforme digitali per Tuma Records, Shockini è il primo full length ufficiale del progetto de i sordi, nonché il primo lavoro discografico del duo composto prevalentemente da canzoni.
Il processo di scrittura del disco è durato circa un anno. La composizione e la scrittura dei pezzi è stata sempre portata avanti in due, sia dal punto di vista musicale che testuale, sono stati scritti a quattro mani, in un wrestling creativo senza esclusione di colpi: il risultato è un fair play che porta le firme di entrambi.
Questo disco rappresenta non soltanto un’evoluzione stilistica ma anche un momento di sintesi delle esperienze, delle sperimentazioni e della visione artistica che il duo han costruito in questi anni – attraverso un linguaggio che mescola elementi elettronici, funk, acustici, e testi che guardano alla condizione contemporanea con lucidità e ironia.
Non ci siamo mai preoccupati di dare una coerenza stilistica ai pezzi, l’unica coerenza che abbiamo ricercato è quella tra il messaggio delle parole e la musica che le accompagna. D’altra parte dall’inizio alla fine del disco c’è un’unità tematica: l’esperienza di un giovane adulto alle prese con la società e il tempo in cui vive in questa parte di mondo. Quando siamo partiti con la composizione di “shockini” non avevamo chiaro che il disco avrebbe trattato così diffusamente di questa questione; è divenuto chiaro a poco a poco che se volevamo scrivere canzoni che avessero un significato reale per noi (e magari per gli altri) l’unica cosa che potevamo fare era parlare della nostra condizione.
i sordi traccia per traccia
Introduzione decisamente zappiana per il disco, con uomo che corre: come nei paradossi eleatici, un uomo corre ma non arriva alla sua meta, e ciò rende tristi i Sordi, che però si riprendono grazie a una linea di basso particolarmente mobile in ansia diva. Oddio, si riprendono: ci sono problemi di affitto e di ansia collettiva in un brano scomposto e stratificato, con ironia ma anche con un certo occhio sulla realtà contemporanea.
Un rapporto un tantino contrastato quello che contraddistingue amico, che si muove in ambito crossover, con sonorità metal abbastanza estremizzate e un cantato virato in campo hip hop. Si invade il territorio elettronico, quasi techno, con cose che non riesco a dire, con il featuring di Musicaperbambini. Tra favole, linguaggio e politica, ci si immerge in un coacervo di concetti ribollente e sconcertante.
Ci si rilassa un po’ in bunker, che parla di recinzioni e di autoreclusioni, in salsa funk e un po’ fischiettante, anche se gli argomenti trattati hanno a che fare con il nostro menefreghismo quotidiano.
Si torna a un hip hop piuttosto heavy con scroll, che però ha parecchie variazioni sul tema da proporre, mentre racconta del turbine di informazioni che ci travolgono e che dirottano la nostra attenzione secondo dopo secondo.
Domenica mattina è la collocazione temporale e ideale di resto al passo, brano pieno di contrasti, che si fa sognante dopo essere stato martellante. Ne emerge una domenica mattina non proprio rilassante e piuttosto movimentata.
Autotune e ritmi cadenzati quelli di associazione sale, che gioca di loop e parla di sogni. Si procede poi con ghendarà, che procede a ondate successive, mescolando idee di world music con sonorità contemporanee e “occidentali”. Il pezzo poi si allunga oltre i dieci minuti con una coda strumentale e vocale che va in dissolvenza.
Intima e vagamente tropicale (in senso caetanovelosiano) va bene, che chiude il disco con tranquillità e un pizzico di rassegnazione.
Disco intelligente e particolarmente creativo quello de i sordi, che mettono a fuoco la loro combinazione mescolando in un calderone che pesca indifferentemente dai generi ma con un atteggiamento complessivo che non è difficile far risalire agli antesignani di questo genere-non genere (Zappa come detto, un po’ di Elio).
Ma al di là delle ascendenze, colpisce la personalità e la disinvoltura con cui il duo si mette in gioco brano dopo brano, con fantasia ma anche con conoscenza puntuale dei propri mezzi. Un disco particolarmente interessante e spesso molto divertente.

