Abbiamo parlato giusto ieri di And the storm surges, secondo e nuovo disco della band padovana Rosàrio (qui la recensione). E se non bastasse, ti abbiamo anche offerto in free download esclusivo il loro brano Radiance. Ma siccome non ti basta mai, abbiamo anche deciso di intervistare la band stoner per saperne di più.
Potete riassumere la vostra storia fin qui e spiegare il nome della band?
Pino: Verso inizio 2013 ho iniziato a cercare gente che avesse voglia di buttare su un progetto ad alto volume; trovato Stefano, batterista con cui abbiamo imbastito i primi brani e nel giro di qualche mese si aggiunsero Roger (basso) e Pir (voce). Il progetto Rosàrio ha di lì in poi preso forma, siamo andati in studio per il nostro primo lavoro (Vyscera, 2014).
Poco dopo si è aggiunto Cikas (seconda chitarra). Ad aprile ’15 Stefano ha abbandonato il progetto per motivi personali ed è subentrato Boniz alle pelli. Per quel che riguarda il nome da bravi veneti ne tiriamo tante.. a parte gli scherzi, il nome gli è uscito fuori a Fulvio dei Flap, che come copywriter avrebbe un gran futuro.
Presentate il vostro disco come una sorta di concept sulla storia dell’evoluzione umana: potete spiegare come è nata l’idea?
Pir: E’ un idea che è andata consolidandosi nel tempo: uno dei primissimi pezzi che abbiamo composto per quest’album si ispira a 2001: Odissea nello spazio, e da lì in poi è venuto naturale proiettare i testi in quell’ambientazione, tra il mistico e il tecnocratico. Una volta create le basi di tutto il materiale, è stato abbastanza spontaneo declinarlo in tal senso.
Nel disco si leggono influenze sia dai generi dello stoner e del metal “classici”, ma anche qualche tendenza fuori dal coro, per esempio qualche idea psichedelica. Quali sono i vostri punti riferimento musicali “incrollabili”?
Boniz: Tool, Kyuss, Alice in Chains
Come nasce “Radiance”?
Pir: nasce da una jam a tre abbastanza fortuita tra Pino, Cikas e me. Pino suonava sto giretto vagamente orientaleggiante, Cikas ha iniziato a ricamarci sopra e io cercavo di incastrarmi qua e là. Messo questo test in archivio, è stato tirato fuori diversi mesi dopo e arrangiato a 5.
Il testo si ispira a un passo della Bhagavadgītā in cui Visnu, per impressionare il principe Ajuna, acquisisce la sua forma più imponente e dice “Ora sono diventato morte, il distruttore di mondi”
Potete raccontare la strumentazione principale che avete utilizzato per suonare in questo disco?
Roger: Ognuno, negli anni, in base alle proprie disponibilità si è preso quel che gli sembrava più incline alla propria indole; io la vinco facile su brand Ampeg e Fender, Riccardo è un tramacione più incline a cose custom/artigianali, boniz suona roba di legno senza corrente quindi boh, non saprei… e a Pino fa schifo tutto (ahahahah) – no in realtà negli anni ha cambiato spesso e volentieri chitarre, pedali, testate…
Se invece ti riferisci alle registrazioni dell’album, siamo andati da Federico Grella al Dirty Sound Studio di Angiari (VR) ma li non saprei spiegare parte software/hardware con facilità.
Chi è o chi sono gli artisti indipendenti italiani che stimate di più in questo momento e perché?
Riccardo: nominarne pochi per tralasciarne molti è dura quindi te ne nomino uno per ognuna delle etichetta che ci ha accolto per quest’album: oVo [DIO)) DRONE] visti al Krakatoa settimana scorsa in gran forma, Demikhov [BRIGANTE REC&PROD] che han appena rilasciato un gran bel disco, Atomic Mold [ELECTRIC VALLEY] fratelli & compagni di sbronze del fog-stoner veneto, Le Scimmie progetto in cui suona il Manariti [RED SOUND REC], The Giant Undertow [IN THE BOTTLE REC] il nuovo progetto di Lor e dulcis in fundo Isaak [TAXI DRIVER] gruppo coi controcazzi e sempre di gran ispirazione sia a livello musicale e da massimo rispetto per il problem solving a cui sono (purtroppo) spesso esposti.
Potete indicare tre brani, italiani o stranieri, che vi hanno influenzato particolarmente?
Roger: Vortex surfer – Motorpsycho
Boniz: Born in the IUESSEI
Mattia (synth&co su traccia 3, 4, 5): Marrow – Meshuggah
[…] System Failure – Traks – Il Batterista […]