TRAKS torna a consegnarti SHORTRAKS, tre recensioni di lp ed ep usciti di recente e meritevoli di attenzione.
Gaze of Lisa, Hidden
Gaze of Lisa è una band materana formata da Carmelo Fascella (Chitarra, voce, sintetizzatore), Pierdomenico Niglio (Batteria, voce, sintetizzatore e tastiere), C. Damiano Niglio (Basso, cori, sintetizzatore). Il trio ha pubblicato l’ep Hidden, cinque canzoni permeate da sensazioni e sonorità molto contemporanee. Battito irregolare e basso che slappa in apertura a Decide My Side, brano dai profili electro che gioca con sensazioni sommerse e nascoste, prima di dare la stura a una parte più aperta. A Never Ending Dreaming apre con schermaglie elettriche/elettroniche, allungandosi poi su sonorità contrastate e alternate.
Con Alien le idee si ammorbidiscono, entrano gli archi, ci si trasferisce in ambito emo per regalare sensazioni di struggimento. All’interno di Answer of Time, con il featuring di Plinsky, si indovinano livelli differenti di sovrapposizione sonora, con qualche pizzico di funk ad animare il discorso. La malinconica ma impetuosa Under the Sun chiude il disco, mettendo in pista anche assoli di chitarra. Ep interessante, quello dei Gaze Of Lisa, che si propone come obiettivo quello di inserirsi nel flusso delle sonorità più attuali, riuscendo anche a intrattenere nel mentre.
Dadàmo, Mille colori
Si chiama Mille Colori il primo vero lavoro di Dadàmo, registrato presso il Village Recording Studio e anticipato dal singolo L’equilibrio. E si parte proprio da L’equilibrio per aprire l’ep, canzone che subisce evidenti influssi dall’universo R&B, a partire dallo stile del cantato. Nonostante tutto cala l’ascoltatore in atmosfere notturne, da jazz club, almeno per la prima parte; poi il pezzo si anima improvvisamente.
Si viaggia apertamente in terreno funk invece con Centimetri di libera espressione, pezzo veloce ma capace anche di rallentare. Would you love me? ha un testo in italiano e un ritornello in inglese, permeata dalle sensazioni della ballad che profuma di soul. Si chiude con la title track Mille colori, agile e in grado di alternare umori e sensazioni. Nell’ep di Dadàmo si integrano bene ispirazioni di tradizione soul e una sonorizzazione piuttosto varia e fantasiosa.
Divenere, Forever
A distanza di due anni, i Divenere aggiungono un nuovo tassello nella loro produzione discografica: è uscito infatti Forever, nuovo lavoro da sette tracce. Forever rappresenta un nuovo e deciso passo dalle origini indie e new wave verso situazioni e atmosfere di matrice shoegaze e dreampop. Matrice che si vede già in Floating, apertura morbida ma intensa ed elettrica, che parte dal piccolo per allargare sempre di più gli orizzonti. Non è molto favolistica la seguente strumentale Willy Wonka, che anzi erige presto muri sonori molto alti e alza il volume. Seven Months of Prudence abbassa subito i toni, affidandosi alle sfumature. La seconda parte del brano abbandona parte delle prudenze, concedendosi maggiore libertà. When You Say Goodbye segue un percorso più “normale” e pop rock.
In Birdie si indovinano aspirazioni verso l’alto, oltre che sonorità che rimandano al dream pop; il brano si inasprisce verso la fine. La breve Zugzwang consegna attimi di musica tempestosa e potente. Forever, la title track, opta per un mood malinconico in cui la sezione ritmica però non riesce a rimanere tranquilla. C’è qualità nel tocco con cui i Divenere compongono e suonano i propri brani, spesso velati di malinconia ma anche in grado di accendere qualche fiamma.