Si chiama Direction of Thought il nuovo video del musicista Andrea Sertori. Gli abbiamo rivolto qualche domanda (dopo il video).
Partiamo dal tuo singolo: come nasce ‘Direction of Thought’?
Il brano è nato completamente al pianoforte (esiste una versione di solo piano) con la volontà di creare una musica energica e motivazionale.
Col passare del tempo sono state aggiunte nuove sonorità e nuove parti, completando il brano sia tecnicamente che dal punto di vista del significato.
E’ rimasto alla base l’aspetto motivazionale e quasi cinematico, con una parte centrale ironica e ispirata quasi a un videogioco (cosi come appare nel video).
Vuoi approfondire il concept e la realizzazione del video?
Premetto che il video, che ritengo molto intrigante, non è opera mia ma di una persona davvero in gamba che mi aiuta alla realizzazione di tutti i progetti grafici legati alla mia musica.
Il video descrive un viaggio interiore tra la realtà della vita quotidiana, vorticosa e piena di stereotipi e l’intimità del pensiero e del sentimento.
E’ un percorso di lettura della propria identità, un viaggio nel pensiero quotidiano.
Tecnicamente si nota l’iniziale disegno a matita di uno skyline che si trasforma in città e arriva a una strada meravigliosa che scorre. La musica libera il pensiero che attraversa la coscienza e ci fa capire qualcosa di più su chi siamo.
L’ironia dell’inserto elettronico è un passaggio fondamentale del viaggio in quanto rovescia la realtà trasformando il progresso in un giochino, che ci riduce a scarafaggi ignari. Fuggiamo e la musica ci accompagna altrove. Soltanto dentro di noi troviamo l’autenticità della nostra esistenza che ci riporta alla vita quotidiana con una nuova consapevolezza.
In sintesi la musica diventa uno strumento per indagare la coscienza e liberare il pensiero.
Essendo un brano strumentale ognuno puà leggere un proprio significato riscontrandolo nel video.
Dove trovi ispirazione in questo momento? Quali sono le attività che ti rendono più creativo?
L’ispirazione non ha una fonte precisa. Può ispirarmi una situazione vissuta, oppure la visione di immagini, di un film, una chiacchierata con amici. Semplici sensazioni. La fase creativa non si ferma, è sempre attiva.
In questo momento ho moltissimo materiale da perfezionare e se avessi più tempo, le produzioni sarrebbero ancora più numerose.
Che cosa ci dobbiamo aspettare da te nel prossimo futuro? Stai lavorando a un disco o pensi che procederai a singoli?
I singoli sono il modo migliore per rimanere costantemente presente, soprattutto se legati a un video. In autunno è però prevista la pubblicazione di un ep, non troppo lungo, ma significativo. Vicino per alcuni aspetti al mio primo lavoro Mosaic Room, almeno concettualmente. Da questo disco estrarrò comunque un singolo, che sto perfezionando in questi giorni. Poi al via la realizzazione del relativo video.