Diamine: possiamo dire e fare cose senza logica

Ma di che (Maciste Dischi/Sony Music Italy) è il nuovo singolo e video del duo electro-pop Diamine, che anticipa il disco di prossima uscita. Il clip è stato diretto da Olmo Parenti e Marco Zanotti.

Chi o che cos’è Diamine?

Ciao sono Diamine, sono nato da poco e sono incazzato nero. Ieri ho comprato un drone volante ma mi stava dando fastidio non avere eliche. Sono fatto del rapporto di due persone che a loro volta sono fatti di altri rapporti che a loro volta si rapportano tra loro. Mi hanno chiamato Diamine, non so perché, ho i baffi colorati.

Il testo di “Ma di che” è una serie di immagini (qualcuna anche un filo trucida). Vorrei sapere come nasce il brano e se le immagini sono “tratte da una storia vera” o inventate

Nelle cose reali, se le guardi da vicino, c’è tutta l’assurdità che dobbiamo accettare. Stiamo diventando come macchine, ci muoviamo solo per scopo.

Nel testo di quel brano non c’è nulla di inventato e non c’è neanche nulla di reale. Non è stupendo che la vita non abbia bisogno di un senso? 

La vita vuole vivere e nient’altro, dunque di che cosa stiamo parlando quando ci affanniamo nella ricerca di un senso? Con questo brano ce ne siamo liberati, tre minuti di pace per i nostri moderni organi calcolatori, una finestra aperta sul pianeta dell’assurdo dove niente è ciò che è eppure vive e canta.

La differenza tra noi e un’intelligenza artificiale evoluta è questa: noi possiamo dire e fare cose senza logica, fuori programma. 

Penso che anche il video meriti un approfondimento: mi raccontate qualcosa in merito?

Olmo e i suoi sono più pazzi di tre cavalli pazzi. Hanno sperimentato costruendo oltre 30 set ricreando dei mondi in cui i ruoli di oggetti e persone fossero ribaltati. Ci siamo divertiti parecchio, la mia scena preferita è quella dove canto mentre ho l’orecchio sul fornello… mi ricorda Teddy Duchamp in Stand By Me.

Quali saranno i vostri prossimi passi? C’è in arrivo un disco?

Dopo l’uscita del prossimo singolo “via del Macello” uscirà il disco, la musica ci ha spinto ad esplorare ambienti inediti, abbiamo cercato di creare nuovi spazi. Siamo molto contenti del risultato. Durante l’estate saremo in giro per presentare il disco, col coltello tra i denti, come sempre.

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