Maria Mazzotta, “Amoreamaro”: recensione e streaming

Amoreamaro è il nuovo disco di Maria Mazzotta, apprezzatissima voce folk. Nel corso della sua carriera ha collaborato con importanti nomi del mondo della musica (Roy Paci, Bobby McFerrin, Ibrahim Maalouf…), dal 2000 al 2015 ha fatto pare del Canzoniere Grecanico Salentino con il quale ha inciso sei album. All’età di 21 anni nasce in lei un amore per la musica balcanica che la porta alla collaborazione con il violoncellista albanese Redi Hasa con cui forma il duo “Hasa-Mazzotta”.

Il nuovo album della cantautrice porta una riflessione sulle varie sfaccettature dell’amore, descritte da un punto di vista femminile: si passa dal sentimento disperato e tenerissimo a quello malato, possessivo e abusato. Questo viaggio nel mondo delle emozioni nate dal sentimento piú potente esistente è accompagnato dagli stornelli, dai canti di tradizione riarrangiati e dalle canzoni piú importanti della tradizione della musica italiana come “Lu pisci spada” di Domenico Modugno, “Tu non mi piaci piú” di Gabriella Ferri e “Rosa canta e cunta” della cantautrice siciliana Rosa Balistreri.

La musica che arricchisce questo percorso tra le emozioni è affidata alla fisarmonica e al piano di Bruno Galeone, al quale si uniscono (in alcune tracce) i tamburi etnici e le percussioni dell’iraniano Bijan Chemirani e il didgeridoo di Andrea Presa.

Maria Mazzotta traccia per traccia

Il disco si apre con la canzone Vorrei volare (Ballata della presa di coscienza), in cui Maria nella prima parte descrive la voglia di dimostrare il proprio sentimento alla persona amata, mentre nella seconda utilizza i nomi dei fiori per rappresentare le distinzioni tra maschi e femmine nel mondo salentino. La canzone è accompagnata dalla musica allegra della fisarmonica.

Le stesse sonorità accompagnano la seconda traccia del disco, Scura Maje, una canzone popolare con cui la cantante rappresenta la dolorosa perdita di una donna che ha subito il lutto del suo compagno di vita.

Il viaggio nel mondo della musica di Maria continua con la canzone Nu me lassare, una dolorosa ballad che racchiude un’invocazione a chi non c’è piú. È uno dei due inediti del disco, totalmente cantato in lingua salentina.

La quarta traccia Rosa canta e cunta è un rifacimento della canzone portata al successo dalla cantautrice siciliana Rosa Balistreri. La canzone parla della vita della cantautrice, della sua sofferenza vissuta e la voglia di mantenere la propria dignitá nonostante la rabbia provata davanti alle ingiustizie subite.

Il suono di un pianoforte introduce la canzone No potho reposare, un inno all’amore fragile che viene descritto come un mondo bellissimo. L’amore per la persona viene paragonato al suono del pianoforte.

La fisarmonica unita ai tamburi etnici accompagna la sesta traccia del disco, Tore tore tore, una ninna nanna cantata in lingua salentina. La prima parte è accompagnata da una musica delicata che facilita l’entrata nel mondo dei sogni, la seconda presenta una melodia da ballare.

La canzone Lu pisci spada è una nuova versione del successo di Domenico Modugno. Il testo racconta la storia del pesce spada una volta pescato: se veniva scelta la femmina, il maschio non la abbandonava, ma sceglieva di morire con lei. Tramite questa storia, la cantante vuole rappresentare l’idea di un amore unico ed esclusivo.

L’ottava traccia del disco, Beddha ci stai luntanu, è una poesia d’amore cantata in lingua salentina. Racconta l’amore a distanza, la sofferenza e la forza che il sentimento continua a vivere nel cuore dei due amanti, nonostante i chilometri che li separano.

Amoreamaro, la traccia che è anche la title track del disco, è una pizzica (danza popolare salentina) arricchita dal suono del didgeridoo di Andrea Presa. Nella tradizione salentina è un ritmo risanatore per le “tarantolate” che idealmente si prestabilisce di guarire un mondo malato.

Il disco si conclude con la canzone Tu non mi piaci più portata al successo da Gabriella Ferri. Il testo racconta di una storia d’amore finita ma che non ferma la voglia di innamorarsi ancora e di guardare al futuro con speranza e con il cuore pieno d’amore.

Il disco Amoreamaro porta l’ascoltatore a sognare il paesaggio del Salento grazie alle canzoni eseguite in lingua locale; inoltre aiuta i cuori che soffrono a causa dell’amore sbagliato ad attraversare il percorso di catarsi per allontanarsi dal dolore e tornare ad amare ancora e trovare la propria anima gemella.

Genere: folk

Se ti piace Maria Mazzotta assaggia anche: Michele Gazich

Pagina Facebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi