Ginevra, “Metropoli”: recensione e streaming

Metropoli è il secondo ep di Ginevra, cantautrice torinese, che ha deciso di utilizzare l’italiano in questo nuovo progetto targato Asian Fake. Sei pezzi che compongono una sorta di labirinto emozionale tra le strade di città, con destinazione Marte. Le esperienze personali si intrecciano a riflessioni e sentimenti di giovane donna, costellate da momenti di smarrimento e momenti di piccole felicità.

La produzione dell’album, affidata a Francesco Fugazza, esplora sonorità trip hop che accompagnano la voce di Ginevra, enfatizzandola.

Ginevra traccia per traccia

Siamo così normali che più ci pensi più ti tremano le mani

La prima traccia è Metropoli, la title track, che introduce immediatamente nella dimensione di quello che poi sarà l’intero ep. Il viaggio raccontanto da Ginevra parte da sopra i tetti della città, tra attacchi d’ansia e mancanze da colmare. Voce emozionante, riverberi e sensazioni scorrono, accompagnando il tempo.

Non so da che parte è il mare / non vorrei restarci male tutte le volte

Si prosegue poi con Uragano, con lo stesso cuore e la stessa intensità. Questa volta si cerca di dimenticare qualcuno che, proprio come un uragano, è in grado di spazzare via le piccole certezze che tengono unite due persone.

Come quando è festa e non ci sei

Sconosciuti e le sue mancanze riesce ad alzare ulteriormente l’asticella. Non sapere come andrà a finire, non sapere effettivamente in che direzione andare, ma andare comunque, provando a non pensarci. Giochi di voce, ritmo piacevolmente sostenuto, uno dei pezzi meglio confezionati.

Senti che carezza questo vento forte

Rajasthan è la traccia più intima, con effetti che fanno vibrare la voce allo stesso tempo del cuore. Lo stato indiano diventa meta, per cercare di scappare su un treno azzurro che bisbiglia come il vento forte.

Riesci a vedere il colore che ha l’alba che sorge al di là delle mura?

Si arriva poi a Mostri, altra tappa del cammino emozionale di Ginevra. Proprio come in un sonno profondo a cui ci si abbandona, si diventa altro da sé, mentre fuori è una bufera si combatte con i mostri che dormono sotto al letto. Si gioca con gli effetti sintetici, si creano vortici e spirali, come se non mi volessi mai più fermare.

Non è più un bel sogno stare qui

Finalmente, Marte. La destinazione. I suoni sono profondi, austeri, la voce li segue e prova ad addomesticarli, per poi decollare insieme e andare altrove, anche su un altro pianeta, pur di non stare qui.

Accattivante e ambizioso, il progetto di Ginevra promette di non passare inosservato. Per chi volesse è previsto per il 28 luglio un live della giovane artista per le Radio Raheem Session in Triennale a Milano. E speriamo sia il primo di molti altri.

Genere: cantautrice

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