Approcciamo il nuovo disco di Aiello, Ex Voto, con un filo di scetticismo, va detto. Anche se a furor di popolo sembra collocarsi in ambito indie, la verità è che il ragazzo ha già un contratto con una major (RCA-Sony Music), che deve sicuramente parte del successo al bell’aspetto, e che musicalmente potremmo trovarci di fronte all’ennesima replica della linea dei TizianiFerri e dei MarchiMengoni.
Detto dello scetticismo, però, iniziamo ad ascoltare il disco e vediamo che cosa ne sarà.
Aiello traccia per traccia
Sensazioni momentanee e relazioni passeggere, ma non senza traccia, quelle raccontate ne La mia ultima storia, che apre il disco già su toni malinconici.
Si prosegue avvelenando le acque con Arsenico. Ma è un veleno teorico: la canzone è triste, lenta e dolcina. Con un po’ di batteria e synth.
Ecco poi Il cielo di Roma, ultimo singolo pubblicato e nuova canzone triste, questa volta più descrittiva ma non meno dolorosa.
Sushi vede la partecipazione di Tormento e un po’ più di energia. Che svanisce con la languidissima e spezzacuore C’è un tempo (e no, “aspettare” non fa rima con “morire”).
Ci si rianima un po’ con La doccia del 25, più movimentata, pur parlando sempre di cuori spezzati.
Soul/r’n’b e sentimenti rallentati riempiono anche Quel cane. Si viaggia verso ritmi dance con Festa, più colorata. Si chiude con Outro (Rewind), uscita dal disco con pianoforte, chitarra e voce che arriva da lontano, citando pezzi delle canzoni del disco.
Presente lo scetticismo di cui sopra? Eccolo qua, intatto. Aiello mette su nove tracce perfette. Se sei una ragazzina di tredici anni con il cuore spezzato. Se no forse un filo meno, anche perché è tutto già visto e già sentito, e qui e là anche un po’ stopposo.
