Andrea Nardinocchi, “La stessa emozione”: recensione e streaming

La stessa emozione è il nuovo album di Andrea Nardinocchi. La stessa emozione mischia pop, elettronica, nu soul e funk in modo personale. Nel disco Andrea si racconta a fondo, dai momenti di felicità a quelli difficili, mettendo a nudo senza filtri le sue esperienze nella vita e nella musica.

Questo disco racchiude questi ultimi tre anni nei miei trip. Spero possa colmare questo gap di comunicazione che ho creato nell’unico modo che conosco, per le persone che sanno della mia esistenza e ne hanno sentito la mancanza e per quelle che ancora non sanno che anche se ci sono e continuerò a esserci, non voglio più fare la popstar”.

Andrea Nardinocchi traccia per traccia

Inizio rarefatto e molto elettronico per l’album, con Tutto perfetto: la voce di Nardinocchi si muove sul semi-vuoto iniziale, trovando poi sostegni elettronici per strada.

Si prosegue su piani piuttosto sintetici con Questa vita, con melodie decostruite e ricostruite a livello sonoro, con tratti sperimentali anche vocali apprezzabili.

Più smaccata e funk, ecco Quando ti ho visto, che danza con più materialità rispetto ai primi due brani del disco.

Sniffate di caffè all’interno di Droga, che parla di dipendenze legali e non, con un contorno tra soul ed elettronica. Si prosegue in sensi più morbidi con Ridicolo, che porta qualche indizio di autocritica.

Così come Sanremo Amore Scusa, racconto piuttosto personale della sua ormai lontana esperienza sanremese, con qualche idea di ripartenza.

Si balla un po’ con La stessa emozione, title track abbastanza animata e leggera. Pensieri che non si spengono e strutture elettroniche articolate quelle che emergono da Solo pensieri.

“A me non serve un pubblico/mi basta farti sorridere” dice Sono sicuro, che ha bassi muscolari e linee melodiche eteree.

L’album si chiude con Ti voglio bene, una dichiarazione che si consuma in una dichiarazione d’amore quasi a loop.

Parte sperimentando, il disco di Andrea Nardinocchi, poi torna su circuiti molto pop che a volte si accontentano di formule già sentite. La voglia di cercare una ripartenza è molto presente e va sicuramente perseguita “restando fuori dagli schemi”, per parafrasare la title track.

Genere: cantautore, synth pop

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