Del Signor Uffa
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Andrea Vigentini, cantautore, compositore, autore (anche per Nek), chitarrista per Ermal Meta, un nuovo singolo dal titolo Un giorno semplice e tantissime storie da raccontare. Buona lettura!
Partiamo dalle presentazioni. Chi è Andrea Vigentini?
Mi presento… mi chiamo Andrea Vigentini, sono nato a Milano e tuttora vivo qui. Mi reputo un ragazzo normale, che ama la musica da sempre in tutte le sue forme, senza distinzione di genere, dai grandi cantautori del passato a quelli della nuova generazione, dal brit pop che mi ha completamente catturato nei miei 20 anni fino al rap e la trap.
Se dovessi descriverti utilizzando il nome di tre alcolici, quali sarebbero e perché?
È una bella domanda ma non saprei cosa risponderti sinceramente in quanto bevo sì ogni tanto ma non sono un grande esperto di alcolici…
Qual è stato il tuo live migliore da musicista? E da spettatore?
Di concerti ne ho nel cuore parecchi ma se devo scegliere ti dico da musicista la prima volta al Forum di Assago con Ermal Meta e il Concerto del primo Maggio, che ho sempre seguito in tv ed è stato molto bello.
Per quanto riguarda quelli da spettatore ne ho visti veramente tanti, e abitando a Milano è anche più facile andare a sentire grandi artisti che passano da qui in Tour. Su tutti ti dico Beach Boys (con anche Brian Wilson) all’Ippodromo di Milano, il primissimo di Paolo Nutini in un piccolo locale milanese, eravamo forse un centinaio di persone ma si capiva già che davanti a noi c’era un fuoriclasse e per finire direi Coldplay nel 2005 all’Arena di Verona pochi giorni dopo il Live Aid. In apertura c’era Richard Ashcroft dei Verve… non so se rendo l’idea.
Cosa c’è ora nel futuro di Andrea Vigentini?
Nel mio futuro spero ci sia tanta musica, un disco e dei live per farlo conoscere a più gente possibile.