Andrew è il primo ep della cantante torinese Arianna, prodotto da Gika Production e distribuito in tutto il mondo dall’etichetta Bentley Records e composto da sei brani inediti, incluso il singolo Bring It Out, uscito lo scorso novembre.
Lo stile musicale dell’artista viaggia nell’indie pop e nel rock, nonostante siano facilmente riconoscibili influenze folk, blues e dance.
Arianna traccia per traccia
Si parte da No One Wins, introduzione un po’ in stile colonna sonora di 007 e poi decollo elettrico della chitarra, sempre più rumorosa, a fianco e in combutta con le evoluzioni della voce di Arianna.
Fireflies tears riporta tutto a casa, con una chitarra acustica e un’aura un po’ jazzata, che si colora di pop quando entrano pianoforte e batteria.
L’atmosfera cambia ancora con Crystal, pezzo ricco di suggestione e di un senso di minaccia dolce, come nell’attesa di qualcosa di importante ma non pericoloso.
Ecco poi il singolo, Bring it Out, che inizia in acustico e poi si trasforma piano piano in una danza quasi selvaggia, con fisarmonica e idee quasi dance. Both si sposta dall’altra parte dell’Atlantico per un folk-blues quasi da Dolly Parton.
Si chiude con una morbidissima The Snail, una lumaca che evoca il tatuaggio di Arianna in copertina, solo voce e piano, prima dell’ingresso trionfale della chitarra elettrica appena prima della chiusa.
C’è un filo sottile che unisce le sei canzoni di Arianna. Anzi, neanche tanto sottile: si tratta della voce forte della cantante piemontese, che unisce con un tratto sicuro composizioni che presentano facce anche molto diverse.