Arianna Luzi torna sulla scena musicale con un brano che apre maggiormente i confini alla sperimentazione dell’attività dell’artista torinese.
L’artista descrive metaforicamente, nel testo, il fenomeno degli attacchi di panico sulla base della sua esperienza. È come trovarsi in uno spazio buio e senza confini, senza gravità, dove regna un forte silenzio, che paradossalmente è assordante e confonde la mente.