Abbiamo incontrato Bais, cantautore di stanza a Milano che ha di recente pubblicato il suo primo ep dal titolo Apnea, di un pop immersivo che ci ha portato direttamente in un mondo sommerso. Gli abbiamo chiesto di dirci alcune cose, ma senza contesto.

Ciao Luca, questa sarà un’intervista un po’ atipica. Ti chiederò di elencarmi e commentare cinque cose.

Il disco che più ti ha segnato nel 2020

Circles di Mac Miller. È un pugno in faccia e allo stesso tempo una carezza, anche per come è stato fatto e per le circostanze in cui è uscito. L’ho ascoltato tantissimo e ho amato tra le tante altre cose, la produzione, così naturale e dolce.

Il film che hai guardato da solo durante la quarantena

Ne ho guardati un bel po’. Forse quelli che mi hanno colpito di più sono stati due film di un regista coreano Kim Ki-duk: L’isola (Seom) e Spring, Summer, Fall, Winter… and Spring. La serie che mi tirava su il morale e mi faceva andare a letto sereno è stata The Good Place.

La canzone che ti ricorda l’ultima volta che sei stato innamorato

Non saprei la scegliere una canzone ma un disco si: Endkadenz dei Verdena, Volume 2.

Quel libro che devi leggere ma che non sei mai convinto abbastanza

I Ching, il libro dei mutamenti. È un manuale da consultare più che un libro. Mi è stato regalato un po’ di tempo fa ma non ho ancora trovato il tempo e la convinzione di iniziarlo.

Una foto senza nessun tipo di contesto