E’ uscito Gravità, il nuovo ep di Blutarsky: dopo aver girato molti pianeti con i precedenti singoli, la somma delle esperienze di Blutarsky si condensano nel suo stesso pianeta, Blutone. La sua storia diventa l’ultimo pianeta del suo giro per la Via Lattea.
Blutarsky traccia per traccia
L’ambiente astronomico si concretizza in Luna, che ha toni malinconici, qualche citazione pop e sonorità semplici.
Tonalità fantasy e tolkeniane per Anelli, sotto un manto piuttosto epico per un brano accompagnato dagli archi. Toni molto più leggeri quelli che si respirano in Bla Bla Bla, che si concentra su una relazione evidentemente destinata a fallire.
Game7 è un rapido e dinamico excursus nel mondo NBA, con citazioni precise di giocatori e situazioni di gioco. C’è la voce di Guai a duettare in Venere, che ha colori scuri ma caldi, mentre il fraseggio si sviluppa in maniera più strutturata.
Una mescolanza di lingue riempie le barre di Blutone, approdo finale dell’ep, che si rende ancora più fitta e densa di idee e concetti.
C’è molta semplicità nelle rime e nei brani che Blutarsky mette nel suo ep. Questo conferisce molta immediatezza a un lavoro che scivola rapido. Le sue qualità emergono meglio nei brani un po’ più strutturati e creativi, cioè quelli della seconda parte dell’ep.
