Brunori Sas @ Altraonda Festival

San Brunori ha pregato ancora una volta per noi. E no, non c’è nulla di blasfemo nel considerare il buon vecchio Dario come il Santo patrono dell’indie nostrano (o del cantautorato 2.0, se vogliamo ribadire il concetto che l’indie ormai è deceduto): perché lui sa di essere un fuoriclasse, ma lo sa perché lo legge negli occhi del pubblico, lo percepisce dalle voci che cantano tutte le sue canzoni, dal primo disco all’ultimo lavoro post Sanremo, come una sorta di preghiera per la sopravvivenza quotidiana.

Lo spettacolo, andato in scena all’Arena del Mare del Porto Antico di Genova, nell’ambito di Altraonda Festival, è stato come sempre ben più di un semplice concerto: Dario Brunori sa essere uno showman divertente, appassionato, oltre ad avere talento da vendere. La scaletta vede protagonisti i brani che fanno cantare il pubblico, intervallati da piccole parentesi umoristiche che ben riescono a far sorridere tra una lacrima e l’altra. Già, perché tutti coloro che conoscono la Brunori Sas sanno bene che anche se cammuffate da canzoni leggere, magari anche con musiche accattivanti, le parole sono in grado di trafiggere anche il più duro dei cuori, figuriamoci i nostri.

In platea tanti giovani, ma non solo: non mancano i fedelissimi della prima ora, quelli che dal primo album (e dai concerti di Balla coi cinghiali, istituzione dell’estate ligure ormai non più attiva) fino al palco dell’Ariston hanno seguito il percorso di un artista che anno dopo anno, live dopo live, non ha mai smesso di deludere le aspettative. Anzi.

Si cantano, tra le altre L’uomo nero, Italian Dandy, Lamezia Milano e Kurt Cobain, passando per La Ghigliottina, Canzone contro la paura e le immancabili Guardia ’82 e La verità, per concludere con un Arrivederci Tristezza che sa di malinconia anche se cerca di scacciarla. Oltre a un mastodontico frontman, la Brunori Sas vanta musicisti di grande caratura, con la supervisione di Taketo Gohara alla regia.

In apertura, il progetto genovese Caretta Big Band: una band grande, letteralmente, che con tanto di direttore d’orchestra è riuscita a catturare attenzione ed entusiasmo del pubblico fornendo una nuova chiave di lettura all’unione di tanti strumenti. Un successo meritato, destinato a crescere.

La scaletta del concerto di Brunori Sas

Al di là dell’amore
La ghigliottina
L’uomo nero
La vita com’è
Sabato bestiale
Secondo me
Italian Dandy
Come stai
Il costume da torero
Lamezia Milano 
Capita così
Per due che come noi
Il morso di Tyson
Lei, lui, Firenze 
Per non perdere noi
Kurt Cobain
Canzone contro la paura
L’albero delle noci

Guardia ’82
La verità 
Arrivederci tristezza

Pagina Instagram Brunori Sas
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