Ci vuole coraggio per sentirsi leggeri nell’oscurità. Perché c’è sempre qualcosa che ci spia nell’oscurità: non è la trama di un horror ma il concetto alla base di Guardare il mostro, il nuovo e intensissimo singolo di Bucossi.
A breve distanza dal precedente singolo, Gli dei non sanno, il cantautore romano racconta una parte delle sue paure in una nuova ballata elettrica che sa di cantautorato internazionale e che si fa trascinante, un po’ per volta.
Guardare il mostro, prodotto e registrato allo Strastudio di Roma da Gianni Istroni e Giorgio Maria Condemi, è un brano dal testo minimale e dalla tensione crescente che esplode nel finale strumentale.
Il mostro senza volto che ci aleggia alle spalle è il tempo. Un mostro che, lentamente, ci sottrae uno dopo l’altro i sogni, gli affetti, i cani, i denti e infine, mosso da compassione, i ricordi
“Guardare il mostro”, il testo – Bucossi
È davvero così importante seguire una scia per capire tutto quello che non se ne va?
Qualcosa che non mi riguarda è cercare Dio
per sentirmi leggero nell’oscurità.
Ma non cambia quel qualcosa che è dietro di me e che in fondo non c’è.
Guardare il mostro, davanti allo specchio, è dietro di me.
Mi chiedi se saremo al di sopra di qualunque nostalgia e io non lo so.
Ma non aver paura se sarò distratto quando le fiamme e l’oblio ci avvolgeranno il letto.
Ma non cambia quel qualcosa che è dietro di me e che in fondo non c’è.
Guardare il mostro, davanti allo specchio, è dietro di me.

