Candela, “Ananke”: recensione e streaming

Ananke: nella religione greca antica, è la dea del destino, della necessità inalterabile e del fato. Così Wikipedia definisce il titolo scelto da Candela per il suo album d’esordio, anche se nel corso delle dieci tracce la definizione perde un po’ del suo significato originale e si veste di nuove sfumature. Vent’anni e qualcosa in cui credere, espresso con parole e note riconducibili all’indie-pop, e cantate con delicatezza ed emozione contagiosa.

Candela traccia per traccia

Sono circondata dal disordine e cerco uno sguardo che faccia sentire meno solo me

Acquavite è brano di apertura, il mantra ripetuto con la gola secca nel ritornello e che introduce nel piccolo, grande mondo di Candela. Una voce delicata, una leggera cadenza, pensieri che si intrecciano a nostalgie e a solitudini che sembrano impossibili da colmare.

Non come me, mi tocca scrivere

Adelaide è il coraggio di mostrarsi a chi si ama per ciò che siamo. Leggera alle orecchie ma tagliente come una lama, riflette su quanto sarebbe più facile essere qualcosa di diverso, per ottenere risultati meno confusi o, almeno, smettere un po’ di soffrire.

Sei una frase che non so finire forse perché sei tu che l’hai voluta iniziare

Si prosegue con Stereoagnosia, definizione medica per definire l’incapacità di riconoscere un oggetto servendosi esclusivamente del tatto. Poco più di 2 minuti in cui l’amore coinvolge tutti e 5 i sensi, che mette al servizio della persona amata i propri occhi, le proprie mani, il proprio cuore.

Le colazioni passate a pucciare Pan di stelle nel caffé nero / come tutto intorno a me

Betty ha lacrime artificiali e occhiali scuri, l’atmosfera meno rareffatta delle precedenti tracce mantenendo però la stessa malinconia. La personalità di Candela piano piano viene fuori, tenendola lontana dai tanti stereotipi tipici della sua età. Dolori e vertigini, difese che cadono e lasciano solo la voglia di andar via.

In un cielo stellato vestito di lustrini

Ecco Tolomeo e le sue costellazioni a creare atmosfere rarefatte, con distorsioni, cieli stellati e suoni sintetici a muovere lo spazio sospeso sopra e intorno a noi.

Dimmi se vale la pena farsi nemici i carboidrati

Gallette e la sua intro parlata fa sorridere: in un discorso pubblico la giovane artista paragona alcuni amici alle deliziose gallette che spesso sanno solo di cartone, confrontandoli al sapore della tradizione mediterranea con ironia, proseguendo con la parte cantata e la solita delicatezza.

Io volevo solo fare un giro tra le pieghe del tuo collo

La traccia successiva, intitolata Kalahari, è una riflessione su ciò che resta tra le mani dopo una delusione, un nome scritto e gettato in mare, di linguaggi che non riescono a farsi comprendere nonostante il loro disperato bisogno.

Stavo meglio quando la tua schiena era la mia tela

Un altro nome proprio scelto come titolo: è il momento di Jenny, traccia figlia di rimpianti a colori, di sensazioni tra le mani, di desiderio di sentirsi importanti in un vortice di emozione confusionale.

Giuro che prima di diventare fertilizzante per le piante io dimenticherò tutto di te

Pistacchio è il gusto di gelato di cui sono fatta, ma tu sei allergica: c’est la vie, ma fa male lo stesso. Un ulteriore grido di solitudine, di non corrispondenza, di delusione. Non mancano piccoli momenti di ironia, che a tratti fanno sorridere, ma che spesso conferiscono ulteriore peso alla sofferenza, quella che si cerca di mimetizzare per non farla esplodere.

Vedevi tutti ma non vedevi mai me

Ultima traccia è Nicer. Sa di silenzi per strada, di città da esplorare, di domeniche con un sapore e di lunedì in cui tutto cambia. Un pezzo autobiografico, sofferto, a chiudere il cerchio iniziato nove brani prima.

Acerbo, come i suoi vent’anni, Ananke è un esordio interessante perché fa intravedere i potenziali percorsi che Candela potrebbe decidere di seguire con i prossimi passi. Le tracce sono brevi e vive, guizzano tra le mani come pesci e accendono un po’ di luce nelle stanze buie dell’anima, per farsi trovare, e per farsi accettare.

Genere: itpop

Se ti piace Candela assaggia anche: Ariete

Pagina Instagram

Rispondi

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi