Casx pubblica il nuovo album, Isobel, per l’etichetta v4v Records. Disco dalle influenze post punk, shoegaze e indie rock racconta la storia di Isobel Gowdie, una giovane donna scozzese del 1600 oppressa dai potenti del suo tempo. Nei suoi racconti, si proclamò strega e descrisse il suo legame con il diavolo, l’unico a darle ascolto.
Il progetto di Casx riprende la sua storia come metafora moderna: una ragazza del 2024, in cerca di evasione e ascolto, in un mondo dove la società cambia nelle apparenze ma non nella sostanza. Isobel, come una Giovanna d’Arco contemporanea, catapultata nel presente dopo essere stata impiccata, scopre che il male non è il diavolo, ma l’uomo stesso.
Casx traccia per traccia
Dopo le campane e la voce registrata di La prima cosa che ho fatto, prima che Lingua lunga introduca alla parte più shoegaze del sound del disco. Il racconto allunga le note e le malinconie, in una tempesta sonora che parla di tutto ciò che ha perso Isobel: “C’è il diavolo nella mia casa”.
Più tranquillo il passo di Bianca, che comunque è fitta di battiti e di un drumming articolato. Casx canta quasi sottovoce, a volte sommersa dalle chitarre, ma senza mai scomparire sotto la superficie del suono.
Aspirazioni alla perfezione emergono da Eraserhead, con Ibisco che regala qualche sensazione hip hop a un brano ricco di sonorità sintetiche e di sensazioni glitch. Dröna recupera un po’ di tranquillità e fa riemergere la malinconia, più evidente della rabbia.
A proposito: ecco Rabbia, introdotta da una voce registrata e poi lenta nelle proprie evoluzioni. Evoluzioni che prevedono una seconda parte molto vibrante e potente a livello sonoro, quasi epica nel suo incedere.
Più aggressiva e diversificata Bosco, che si allarga progressivamente e in modo rumoroso. Si torna sottotraccia con Janet, con la partecipazione di Kuni, sommessa e formicolante di suoni, mentre racconta la storia di un addio che però lascia testimonianze dietro di sé.
Equidistanti popola i cieli di nuvole in una crescita sonora con influenze goth ed emo. Ondate più contenute quelle di cui si popola Bombe, che racconta di spettri e che cammina con cautela fra le rovine.
Ed ecco le risonanze lunghe di Spettro, un congedo e un distacco parzialmente in inglese, prima che Confessioni di, breve uscita cantata a cappella, porti via con sé le ultime sensazioni.
Ottimo progetto e ottimo album, quello di Casx, che dimostra come i testi d’autrice possano convivere molto bene con le sonorità alternative. Colpiscono le capacità narrative e la struttura sonora “importante”, che di solito caratterizza più le band che i solisti. Ma alla fine è tutta una questione di scelte.
Genere musicale: alternative
Se ti piace Casx ascolta anche: Gamaar
Iscriviti subito al canale Telegram di TRAKS