Forma Liquida è l’album d’esordio di ceneri, seconda anima della cantautrice friulana Irene Ciol, in uscita su tutte le piattaforme digitali per Double Trouble Club, in collaborazione con Island Records / Universal Music Italy.
Affiancata alla direzione artistica dai B-CROMA, il duo formato dai producer Rocco Giovannoni e Marco Spaggiari (Marco Mengoni, Joan Thiele, Gaia), con le preziose collaborazioni di chiello e Golden Years, ceneri dà vita a un album pop dove melodie acustiche s’incastrano alla perfezione con sonorità più moderne, in armonia con la sua voce.
ceneri traccia per traccia
Si parte da La metà, che conta i giorni con calma e malinconia, parlando di una relazione evidentemente terminata. Ci sono chiello e B-Croma a collaborare su una morbidissima Ghiaccio, che esplora ulteriormente sentimenti intimi.
Più mossa e quasi ballata ecco Ti mentirei, che prende in considerazione la bugia preferendola al silenzio. Si torna al freddo, in tutti i sensi, con una molto melodica Neve, guidata dal pianoforte.
C’è uno sguardo che taglia in due in Sogno lucido, a inseguire, di nuovo, sensazioni e persone che sembrano sfumare sullo sfondo. C’è un po’ di Ariete nelle caratteristiche generali di Periferia, che ha già fatto il pieno di ascolti (oltre 200k) con formule di pop semplice ma anche molto dreamy.
Viaggia in acustico invece Senza stelle, con piccole vibrazioni e fremiti. Un po’ di autotune a sorreggere Rifugio, che vive di battiti abbastanza profondi.
La corrente trascina verso rive lontane in Salsedine, un po’ più mossa ma senza esagerare. Si chiude con malinconia e in modo piuttosto liquido anche con Sei acqua.
Posto che questo cantare a mezza bocca continua a convincermi pochissimo, ceneri sicuramente può convincere vaste fasce di pubblico con una serie di canzoni dal cuore spezzato, eseguite con cura e scritte con attenzione.