Novembre è il nuovo singolo di Chiara Alesci distribuito dall’etichetta discografica More Than Indie Records su tutte le piattaforme di streaming musicale.
Per la cantautrice di origini siciliane Novembre rappresenta il terzo singolo pubblicato nel corso dell’anno, sempre al fianco del produttore Luigi Montalbano. Un brano che si pone dunque a chiusura e coronamento di una ricca fase creativa e compositiva intrapresa già in estate con i singoli E poi e Ogni Secondo.
Novembre è un mese particolare, unico, è uno struggente ultimo saluto alla bella stagione, con il famoso tepore dell’estate di San Martino, e dall’arrivo del variopinto autunno e del suo tanto incantevole quanto malinconico foliage. Come il cambio di stagione, così
anche il brano incarna un cambiamento ricercato e trovato dalla cantante, sia a livello artistico sia personale.
“Novembre” è una canzone strettamente collegata a “E poi”. Contiene le tossine di quella “rabbia”, quella necessità di sfogarsi, anche se tutto è declinato in maniera diversa. Considero la canzone più esplosiva, in particolare nel ritorno dove emergono in superficie quelle sensazioni accumulate lentamente nelle strofe – come la caducità, la sensibilità – proprie dell’autunno, che è la mia stagione preferita, forse proprio per la sua complessità. La fine dell’estate giunge in concomitanza con la fine, sofferta ma anche necessaria, di una relazione e alla fine tutto non è che come una macchia di cenere che non lascia traccia, se non le cicatrici invisibili
La canzone, registrata e mixata da Pasquale Vitale all’Astudio di Angera, ha avuto una lunga gestazione prima di trovare la luce. La prima strofa della canzone è stata scritta antecedentemente a E poi rimanendo “sullo sfondo” nel progetto discografico per diverso
tempo, almeno fino a quando gli appunti e le bozze sono stati ripresi, a quel punto «la canzone si è praticamente scritta da sola».
Chiara Alesci, “Novembre” – il testo
Il primo atto è alle porte
Su un sipario che non si aprirà
Lo spettacolo la sorte
Che proteggi e poi ti fotte
Tu lavi i tuoi peccati
Anche se sono come inchiostro
Puoi stare lì a nasconderli
Sono macchie nell’orgoglio
Parole come sputi
Che ti butti addosso
Abituata all’illusione
Sei il tuo paradosso
Non lasciare traccia
Di te in me
Sei solo una macchia di cenere
Non lasciamo traccia
Di noi due
Tanto adesso
Vado via, magari a correre
Butto via, tutto ciò che non mi serve
Sei una fune che si spezza
Una lama che non taglia
E adesso
Vado via, magari a correre
Butto via, tutto ciò che non mi serve
Sei una fune che si spezza
Una lama che non taglia
Sento freddo, sarà
L’amore ha un nome
Ma mille sfaccettature
A volte è solo rumore
Altre volte sono scuse
È quella canzone che senti
sembra sappia i cazzi vostri
Sono rimasta ad ascoltarla
Tra le pause vedo i miei mostri
Sembra un bambino ad una festa
Che corre, inciampa, cade
E ha il sangue alle ginocchia
Non lasciare traccia
Di te in me
Sei solo quel pezzo da perdere
Non lasciamo traccia
Di noi due
Tanto adesso
Vado via, magari a correre
Butto via, tutto ciò che non mi serve
Sei una fune che si spezza
Una lama che non taglia
E adesso
Vado via, magari a correre
Butto via, tutto ciò che non mi serve
Sei una fune che si spezza
Una lama che non taglia
Sento freddo sarà
Novembre
Novembre
Novembre
E adesso
Vado via
Pagina Instagram Chiara Alesci