E’ uscito in digital download e nei negozi di dischi They can’t cage the light, il primo album dei da Black Jezus, duo black/folk che nel 2014 aveva catturato l’attenzione degli addetti ai lavori con l’ep Don’t mean a thing, segnalato tra gli esordi più promettenti e interessanti della nuova scena indipendente nazionale.

Il nuovo lavoro di Luca Impellizzeri (testi, voce e chitarre) e Ivano Amata (chitarre, synth, xilofono e drum machine) è “un disco che sviluppa un discorso di redenzione, di rinascita, che racconta la resilienza dell’uomo di fronte alla luce, tutto attraverso una costante dialettica dicotomica di opposti: l’arcaico spiritual e l’odierno synth, la legnosa chitarra folk e la ruvida batteria trap, il buio e la luce”. L’album sarà accompagnato dal videoclip del brano Dry.

Nove tracce in cui si condensa l’anima dei da Black Jezus – nati nel dicembre 2012 a Troina (Enna) – fatta di campionatore, soul e folk redatti con una punteggiatura elettronica in minuscolo che amplifica la voce, particolarissima e intensa.

Da Black Jezus traccia per traccia

Dopo l’introduzione per voci e “clapping hands” di They Can’t Cage the Light, si prosegue in acustico con Ways, intensa, piuttosto oscura e ricca di emozioni. Un sentimento sostanzialmente soul è sotteso a un brano come You Made the Rules, con scelte sonore piuttosto minimali e buoni connubi tra acustico e sintetico.

Sentimenti desolati anche quelli di Dry, asciutta ma grondante passioni oscure. Anche Don’t Mean a Thing si agita un po’ su atmosfere spiritual e mette ancor più in evidenza le capacità del duo di utilizzare la voce come passepartout. Emptiness is you riempe alcuni vuoti con cesellature della chitarra.

Like Holy Water si raccoglie ancora di più, ottenendo un’atmosfera intima e riscaldata da voce e chitarra. Suoni più acuti quelli scelti all’interno di A Matter of Time, ma sempre con un mood molto raccolto e intenso. Si chiude con Sometimes, in cui il sound è un po’ più “costruito” e la chitarra ha spazi più ampi da esplorare.

Debutto davvero notevole quello di da Black Jezus: un album coerente, ispirato, ricco di passione e da ascoltare e riascoltare. Una gemma piuttosto rara.

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