denisE’ uscito giusto un paio di giorni fa, su etichetta inglese Wall Of Sound (Röyksopp, Basement Jaxx, ecc…) e su etichetta italiana Bassa Fedeltà ( The Shalalalas, Marvis, ecc…), Cosmic Youth, il primo album dei Denis The Night & The Panic Party.

La band nasce tre anni fa, tra Italia e Inghilterra. La loro musica mescola psichedelia, elettronica, lo-fi, pop, sensazioni vintage oppure futuristiche. L’importante è la mescolanza. Hanno già calcato i palchi di festival prestigiosi quali Primavera Sound Festival di Barcellona (2015), Indie Music Week di Manchester (2015), Liverpool Sound City (2016) e ora, li attende un altro importante live al MaMA Festival di Parigi.

Cosmic Youth è disponibile in tutti i digital stores e in formato “EPP/ DIGITAL VINYL WITH WORKS OF ART INCLUDED” (EPP = Extended Painted Play, un nuovo formato per ascoltare la musica e vivere una nuova esperienza: l’album sullo smartphone accompagnato da un psychic artwork. Touch Panic Party, Watch Panic Party, Listen to Panic Party).

Denis The Night & The Panic Party traccia per traccia

Il disco attacca con la già nota Androgynous Love, presentata come singolo. Tortuosa il giusto, la canzone è di impatto alto ma di ritmo medio, con le classiche ambiguità sonore che Denis e compagni amano inserire nel discorso.

You Could Be My Home prosegue il discorso su toni tutto sommato morbidi, nonostante certe insistenze ritmiche e certe idee sporche che permeano il brano, con i cori femminili che fanno immediatamente easy listening. Bodyguard (senza riferimenti né a Whitney Houston né a Capossela) parte con un drumming potente e veloce. La rapidità contagia tutto il pezzo, che fila via diretto.

L’energia non si smarrisce con la seguente Lorraine, che sulle prime sembra uscita da un disco dei Sonic Youth, ancora preda di batterie rumorose, ma con un mood più contenuto e qualche nuvola psichedelica in più. Le nuvole si addensano anche all’inizio di Udu, minacciano tempesta e mantengono le promesse. La tempesta è per lo più electro e acquista potenza nel percorso.

Con The Underdog il confine con la musica da club si supera, almeno in alcuni punti, salvo ritornare a schemi pop-rock, salvo superarli e sconvolgerli di nuovo. How Long Will Be Now decide per un approccio sostanzialmente noise, con voci ed elementi sonori che si mescolano fino a ottenere una miscela sgusciante e luccicante.

Ecco quindi la title track Cosmic Youth, a tenere alta l’attenzione anche nella parte finale del disco con un’estetica rumorosa e con molta energia vitale impiegata. Ricky Bon Ton al contrario sembra voler spegnere qualche luce, con una struttura da ballad. Si chiude con Panic Party, una festa acida e anche piuttosto astiosa, con contorni sonori spesso slabbrati e senza timori di suonare eccessivi.

Prosegue il viaggio psichedelico di Denis The Night & The Panic Party, impegnati a propagandare il proprio verbo utilizzando vie il meno rettilinee possibile. La psichedelia di cui sono portatori non è quella tradizionale, è piuttosto un caravanserraglio sonoro festoso e aperto in tutti i sensi, come conferma, con qualità, anche Cosmic Youth.

Se ti piace Denis The Night & The Panic Party assaggia anche: Rev Rev Rev

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