Su Youtube è disponibile Tempesta, il video del nuovo singolo del giovane cantautore torinese Esma, in digital download dal 9 novembre, che anticipa il nuovo lavoro discografico EP Ending, prodotto da Gianni Condina e Diego Perrone e masterizzato da Andrea Suriani in uscita a novembre.
Il brano, il cui sound si muove fra l’elettronica e il soul/jazz, è accompagnato da un video ufficiale scritto e diretto in collaborazione con il videomaker ligure Anthony Ouf, nel quale viene raccontata una festa ambientata nell’orto di famiglia del cantautore, simbolico luogo di crescita artistica e di rinnovamento. Abbiamo rivolto qualche domanda al cantautore, trovi le risposte sotto il video.
Come nasce “Tempesta”, il tuo nuovo singolo?
Tempesta nasce alla fine di un lungo viaggio. Un viaggio iniziato seguendo il mio cuore e finito tre anni dopo con un roccambolesco rientro alla base. Tempesta è nata infatti rientrando da un’esperienza di vita e artistica favolosa in Australia dove ho vissuto e suonato per due anni e mezzo fra Fremantle e Perth (Western Australia).
Il colpo di scena avviene a una settimana dal volo già acquistato per rientrare in Italia: destino vuole che io incontri una ragazza speciale. Ne nasce una storia esplosiva così come anche letalmente breve. Perciò l’ho racchiusa emotivamente nel versetto “Sei la Tempesta e sei la Festa”. Gioia e subito dopo dolore intenso per aver perso la tanto amata Oceania quanto questa nuova storia d’amore.
Ho fatto fatica a prendere l’aereo del ritorno, e una volta rientrato a casa ho subito scritto questo brano. Una curiosità: è stato il primo brano composto in italiano dopo anni di scrittura in inglese mentre giravo il mondo. Tempesta è completamente autobiografica.
Si parla parecchio di terra da coltivare in questi ultimi tempi… e tu ambienti il video nel tuo orto. Preveggenza?
Non preveggenza ma una simpatica coincidenza. Innanzi tutto penso che coltivare la terra sia un’esperienza e un bagaglio per me fondamentale. Son cresciuto in una famiglia con matrice anche agricola e ho quindi sempre avuto la passione per la natura e la campagna.
Ho deciso di ambientare il videoclip nel mio orto perché per me il miglior simbolo di nascita e partenza. Inoltre le fiamme che vedete nel clip son il frutto di potature fatte nei giorni precedenti. Per farla breve abbiamo organizzato una festa nell’orto, abbiamo mangiato e suonato un po’ come nei funerali gipsy, e al crepuscolo un mega falò con tutti intorno. Magnifico e soprattuto vero.
Sei stato tre anni in viaggio, facendo anche il busker. Quanto di questa esperienza si è riversata nelle tue canzoni più recenti?
Ha influenzato moltissimo la mia arte e matrice compositiva il fare musica per le strade del mondo. Quanti input, quante influenze, quanti consigli, quanta pratica soprattutto! Ha per cominciare evoluto la mia voce e il mio stile di comporre musica. Mi ha poi fornito spunti di crescita e ispirato storie di cui parlare nei testi, personaggi e anime da inserire nei versi di nuove canzoni. Consiglio a ogni artista questa prova in strada!
“Tempesta” anticipa il tuo nuovo ep: ce ne vuoi parlare?
Dopo anni di musica all’estero ho cominciato a scrivere EP Ending, il mio nuovo progetto musicale. Un ep con sonorità soul/blues/funk e contaminato dalla musica elettronica. Quattro tracce per quattro storie d’amore. Quattro piene d’amore, che sono però finite male, caratterizzate da stati d’animo e sound molto diversi fra loro.
Si passa dall’entusiasmo e leggerezza della disco dance e del funk fine ‘70, per arrivare a struggenti e autunnali ballate fra pianoforte e sassofono, attraversati da morbidi violini e taglienti versi passionali carichi di saturazione, così come da synth analogici e da chitarre suonate su scogliere invernali. Per realizzare EP Ending ho sentito l’esigenza di affidarmi a un team di produttori e arrangiatori che potessero aiutarmi a ottenere un prodotto di qualità.
Sto parlando di Diego Perrone (musicista/ arrangiatore/ spalla di Caparezza), Gianni Condina (Sound Engineer per Subsonica, Levante, ecc..). Ciò che volevo da questo Concept ep era riuscire a racchiudere in un’unica opera sia l’atmosfera “Malinconica” che quella “Happy” di ogni “Ending”, di ogni fine che immancabilmente ci trasforma, rimescola e macera in profondità restituendoci nuovi alla vita, fragili, ma carichi di sogni ed ingenuità. Il numero 4 non è casuale in questo mini album, perché ognuna delle 4 tracce, appartiene come alle 4 diverse stagioni o ai 4 lati di un quadrato. Per ogni traccia un videoclip, cucito addosso all’emozione che volevo trasmettere.
Fai parte della generazione più recente di cantautori. Mi dici tre nomi di tuoi contemporanei che ti piacciono molto (e perché ti piacciono)?
I miei cantautori italiani contemporanei preferiti son Calcutta, Brunori Sas e Cesare Cremonini. Spero un giorno di emozionare come loro voi lettori di TRAKS!
Grazie e buon ascolto con la mia Tempesta!